Parrocchia San Giovanni Battista Gragnano

Dal presepe sul campanile alla solidarietà: il Natale della parrocchia di San Giovanni Battista in Gragnano

“Come sarà questo Natale?” si domandava don Aniello all’inizio della sua omelia la prima domenica di Avvento. Nel cuore di chi scrive affiorava una risposta “forse quest’anno sarà il vero Natale per tutti”, non quel Natale imposto dalla frenesia dell’apparire, ma piuttosto uno stato d’animo autentico, un’attesa radicata nel cuore.
Tutti insieme ci siamo messi in cammino e anche se non è stato possibile fare grandi cose, abbiamo fatto tante piccole cose grandi, portando il Natale in ogni angolo e in ogni cuore della parrocchia, in attesa della nascita del Signore Gesù.

I primi segni visibili della festa hanno accolto e avvolto i fedeli già dall’esterno. La facciata della chiesa è infatti stata avvolta da una video-proiezione della Natività di Gesù mentre sul sagrato troneggia un grande albero di Natale. Incantevole è il 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐩𝐞 alloggiato sul campanile. Costituito da semplici sagome in legno i cui tratti sono stati dipinti da membri della comunità (giovani e adulti), il presepe “del Rosario” fatto dal popolo, racconta al popolo il Vangelo, in un “dialetto” che rappresenta magnificamente e con semplicità il delicato incontro tra il divino e l’umano.
A supporto delle celebrazioni eucaristiche domenicali, si è inoltre pensato di creare un piccolo sussidio cartaceo “In cammino verso il Natale”, un filo rosso che, con preghiere e racconti, ha accompagnato e portato per mano i fedeli nei vari momenti significativi del tempo del Natale.

A scandire il tempo d’Avvento, un’attenzione particolare è stata dedicata anche a chi non ha potuto direttamente prendere parte alle celebrazioni. Ogni settimana, per far sentire a tutti la vicinanza e il calore che solo l’atmosfera del Natale può fornire, una breve video-riflessione del parroco dal titolo “𝐴𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑢𝑐𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑃𝑎𝑟𝑜𝑙𝑎” è stata diffusa sui canali social della parrocchia.
Tanti gli incontri in preparazione al Natale: momenti di preghiera per adulti, per giovani e ragazzi e la costante possibilità di accostarsi al sacramento della confessione. Sempre molto bello inoltre è il tradizionale appuntamento con la benedizione dei Bambinelli che ha il compito di ricordare ai bambini e alle loro famiglie che la vera gioia viene dal riconoscere che Gesù nasce ogni volta nelle nostre vite soprattutto in quest’anno così complesso.

Un Natale complesso infatti che passerà certamente alla storia perché accompagnato dalle tante incertezze e dai tanti cambiamenti che questo tempo ha imposto a tutti, che passerà alla storia per la Messa della mezzanotte celebrata alle 19 e per l’ansia di riuscire ad accogliere tutti in una Chiesa che può contenere solo 80 fedeli. E proprio quest’ultimo aspetto ha portato la mattina di Natale a rompere i confini e a “straripare” sul sagrato che improvvisamente ha accolto i tanti partecipanti sprezzanti delle basse temperature.

Molto piena e partecipata anche l’𝐨𝐭𝐭𝐚𝐯𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐍𝐚𝐭𝐚𝐥𝐞. Alla Messa di Santo Stefano e alla celebrazione di domenica 27 dicembre, festività della Santa Famiglia, si sono aggiunti tre importanti incontri: lunedì 28 e mercoledì 30 una celebrazione pensata per i bambini e le famiglie del I, II e III anno di catechesi mentre un momento molto suggestivo e ormai consolidato in parrocchia è stata la Santa Messa di martedì 29 dicembre per tutte le coppie che quest’anno hanno festeggiato una tappa importante dell’anniversario di matrimonio. Non sono mancate le note di colore aggiunte dai ragazzi della celebrazione domenicale delle 12 né il tradizionale Te Deum cantato la sera di San Silvestro per ringraziare il Signore dell’anno appena trascorso, un anno che osiamo comunque definire “di grazia”, un anno che ci ha tolto tanto ma che ci ha anche insegnato tanto.

Diverse inoltre le iniziative di 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀ che hanno visto impegnati giovani, giovanissimi, scouts e adulti tutti: raccolta di generi alimentari e regalini per i senzatetto di Napoli in collaborazione con la comunità di Sant’Egidio, offerte in denaro per le esigenze e i bisogni dei parrocchiani in difficoltà, raccolta di caramelle, dolciumi e calze per l’Epifania destinate ai bambini di Scampia e di un campo ROM di Napoli, ma anche lettere inviate ai condannati a morte negli Stati americani hanno definito il “Natale solidale” del Rosario.

Ora siamo in attesa dell’Epifania: come i Magi siamo in cammino seguendo la luce della stella che li precede, metafora del fatto che Dio è sempre un passo avanti a noi. Guardiamo ai Magi in attesa di percorrere l’ultimo tratto di strada che ci separa dalla grotta dove la luce diventa tutt’uno con quel bambino che giace tra le tenere braccia della mamma. E guardiamo ai Magi in attesa di ripartire, magari rimettendoci in viaggio percorrendo “un’altra strada”, senza timore di incontrare ostacoli, difficoltà e fatica. Avranno nuovamente smarrito la strada i Magi? Di questo la Scrittura non fa menzione, ma Dio è con loro anche nel buio, anche lungo una strada che non conoscono Dio è la loro strada.

a cura di Ilaria Verderame