Parrocchia Santa Maria del Lauro, Meta

Grest ragazzi Meta: “Sii luce che illumina”

Conoscete la sensazione del cuore pieno? Ecco il mio l’ho sentito pieno delle più belle ed intese emozioni in questi quattro caldi giorni di metà luglio che ho appena vissuto. “Sii luce che illumina” è stato il titolo del Grest 2019, ed io di luce ne ho vista davvero tanta. L’ho vista negli occhi di 170 ragazzi che ci hanno scelto affidandosi completamente a noi ancora una volta; l’ho percepita negli occhi di noi animatori che in sole due settimane con impegno e dedizione abbiamo messo in piedi un Grest che è sembrato quasi una favola. E come ogni favola prevede, non sono mancati i messaggi profondi, quelli che fanno riflettere. Attraverso la visone del cartone animato “the Croods” (i cavernicoli) abbiamo toccato vari ed importanti argomenti come quello della famiglia. A volte succede che, proprio come per Hip la protagonista del cartone, i ragazzi avvertono la famiglia come un luogo soffocante e i genitori come dei capi per cui tutto è pericolo. “Sopravvivere” alle regole per dei ragazzi che stanno entrando nella fase adolescenziale non è certo facile, ma alla base di tanti divieti i ragazzi hanno capito che c’è l’amore incondizionato dei loro genitori e che senza la loro famiglia che li sostiene e li ama sarebbero totalmente persi. È arrivato poi il momento di affrontare e parlare della paura, la stessa che la famiglia dei Croods ha provato quando si è vista crollare l’unico luogo sicuro per loro: la caverna. Un argomento così grande e difficile per dei ragazzi così piccoli. Eppure con una semplicità estrema i ragazzi ci hanno stupito riuscendo ad affidare l’un l’altro le loro piccole/grandi paure con coraggio come una vera famiglia.  Abbiamo riflettuto poi sull’importanza dell’accogliere. La famiglia dei cavernicoli si ritrova spaesata e senza una caverna che possa proteggerli, ed è in questo esatto momento che vengono salvati da un nuovo personaggio: Guy, pieno di idee e qualità. Questo scatena l’invidia di papà Grug che a muso lungo accetta di portarlo con la sua famiglia. Un tema che tocca i ragazzi quanto gli animatori. Non è sempre facile riuscire ad ascoltare l’altro, ad accettarlo per com’è senza gelosie e invidie. Eppure ancora una volta sono rimasta stupita da questi piccoli ragazzi che ci hanno dato dimostrazione delle loro capacità riuscendo a organizzare un pomeriggio tutti insieme all’insegna dell’accoglienza. Come tutte le favole più belle, arriva poi la fine. I Croods riescono a cambiare le regole, quelle che li tenevano al buio. Non hanno avuto più paura e hanno seguito solo ed unicamente la loro luce che li ha fatti arrivare al luogo felice. Ecco quello che auguro a tutti i ragazzi, come a noi animatori, dopo aver vissuto questi intensi giorni di grazia: saper riconoscere la luce della loro vita e non smetterla mai di inseguirla. Avere fede, sempre. Fede in Dio, negli altri e in sé stessi. E così che la paura si sgretolerà e la strada si illuminerà. Abbiate coraggio di andare dove la vostra luce vi guida perché sarà soltanto lei che vi farà arrivare al luogo felice.

Per questi giorni così profondi, semplici e felici sento di dover ringraziare innanzitutto Dio. Grazie perché tu sai e vedi più lontano di tutti e con il tuo sguardo e la tua mano, che ho sentito fortissima su di noi, tutto è stato possibile. Grazie a Don Francesco e Don Alfonso che si sono fidati di noi animatori ancora una volta. Grazie per essere stati i nostri fari di luce nei momenti di caos. E ancora grazie a voi ragazzi che ci avete preferito alle tante alternative che avevate. Senza di voi nulla sarebbe possibile e quello che facciamo sarebbe vano. Ed infine, ma non per importanza, sento quest’anno più che mai, di ringraziare voi animatori. Siamo stati una squadra fortissima, che ha tanto da migliorare, ma tanto da dare ancora. Insieme all’insegna di unico obiettivo. Spero e prego di stare per sempre così: uniti più che mai. Uniti possiamo scalare le montagne più insidiose. Siamo luce pura.

di Lucia