Parrocchia Spirito Santo Castellammare di Stabia

I festeggiamenti di San Ciro nella parrocchia dello Spirito Santo

Il 31 gennaio ricorre San Ciro, Medico e Martire, e nella parrocchia dello Spirito Santo a Castellammare di Stabia è una gran festa.

Il culto al Santo è radicato nel quartiere dell’Acqua della Madonna e in città al punto che la Chiesa in cui è custodita la statua è nota come Chiesa di San Ciro.

La festa dura quattro giorni. Si celebra il triduo e culmina il 31 con una giornata di Celebrazioni Eucaristiche.

Quest’anno i quattro giorni ci hanno donato forti emozioni e riflessioni. La pandemia in corso ha condizionato e modificato Comportamenti e regole. Ma nonostante le difficoltà, come sempre durante il triduo abbiamo avuto un pensiero per bambini, medici, operatori sanitari e ammalati.

I fanciulli il primo giorno del triduo hanno portato all’altare una palma: la statua di San Ciro che abbiamo in parrocchia stringe in una mano la palma simbolo del martirio e la Croce strada della salvezza.

Il giorno 29 abbiamo pregato insieme al nostro Arcivescovo Don Franco Alfano per i medici e gli operatori pastorali. Nell’ultimo anno sono stati chiamati a curare quanti hanno contratto il virus covid 19. E lo hanno fatto con coraggio e generosità.

Abbiamo pregato perché come San Ciro sappiano curare il corpo e lo spirito.

La celebrazione del 30 gennaio, dedicata agli ammalati, è stata trasmessa da TV Antenna 3 e sulla pagina FB de “Il Corrierino” per dare la possibilità alle persone più fragili di seguire da casa.

Il giorno della festa noi tutti operatori pastorali della parrocchia ci siamo sentiti maggiormente responsabili del buon andamento della giornata per l’assenza del nostro amato Don Salvatore, parroco, convalescente dopo aver vinto la battaglia contro il virus.

Abbiamo accolto i fedeli, abbiamo animato le celebrazioni, abbiamo disinfettato ma molto abbiamo pregato il Santo Ciro medico perché interceda per porre fine a questa emergenza.

A guidarci è stato Don Antonino Gargiulo, neo vice parroco, che ci ha trasmesso tutto il suo giovanile entusiasmo.

Quest’anno la festa è durata qualche giorno in più perché l’estrazione dei biglietti vincenti della pesca di beneficenza per San Ciro c’è stata il 2 febbraio, festa della Candelora.

Ringraziamo quanti hanno contribuito. Nella certezza che per intercessione di San Ciro l’emergenza pandemica possa presto terminare, siamo già proiettati all’organizzazione della festa del prossimo anno augurandoci di poter essere tutti più “vicini”.

a cura di Enza Libero