Parrocchia San Vincenzo, Castellammare di Stabia

La comunità OFS di san Vincenzo accoglie una nuova terziaria

Dopo un intenso percorso formativo, accompagnata dalla preghiera e dal sostegno di compagni di fede e amici di vita, guidata in ogni passo dall’azione dello Spirito che incessantemente opera nella sua Chiesa, domenica 3 febbraio ho emesso la mia professione nell’Ordine Francescano Secolare, che a Castellammare di Stabia vive nella fraternità locale della parrocchia di san Vincenzo Ferreri.

Il Ministro della fraternità Nicola Giordano e il parroco don Roberto Imparato sono state le luci attorno alle quali e grazie alle quali questa tappa di crescita spirituale ed ecclesiale, a me tanto cara, si è realizzata con grande gioia, rendendo la festa personale del mio cuore fervente testimonianza dell’amore infinito di Dio.

Il cammino vissuto, i giorni precedenti l’evento, la sorpresa di un’adorazione comunitaria di preparazione in cui poter essere famiglia, sono stati momenti carichi di forte emozione. A questa emozione domenica ha fatto seguito un impegno. Chiamata, infatti, a seguire Cristo avendo come esempio san Francesco d’Assisi – la cui interiorità è tanto sublime quanto semplice, tanto densa quanto leggera – sento appieno la bellezza e la responsabilità di un promessa che la fiducia nella Grazia di Dio mi fa affrontare con speranza ed entusiasmo.

Entrare nella famiglia francescana come membro OFS vuol dire iniziare un cammino poggiando il piede sulle orme di un santo che ha fatto della lode la sua letizia, della povertà il suo giaciglio, della conversione il suo programma, dell’amore fraterno la sua forza, della volontà della Chiesa la sua volontà… dell’amore di Dio la sua contemplazione, fino a rendersi del tutto simile a Cristo Crocifisso, nel cui sguardo poggiava ogni giorno il suo. Così e solo così poteva mirare la sua anima: in quell’unica, perfetta e santa Perfezione.

Mi rendo conto, che per poter costruire un mondo più evangelico, facendo crescere in noi il seme del Regno, è necessaria un’opera di spogliazione non indifferente, che consenta di lasciar trasparire almeno un po’ di quell’amore, quella bontà, quell’umiltà, quella misericordia, quella pace, quella gioia, che sono attributi del nostro Dio e che brillano nella vita dei santi. Tenendo sempre presente il contesto umano, sociale, storico in cui siamo chiamati a vivere.

Con la professione OFS si apre un nuovo inizio, una nuova strada, in cui vorrei, alla luce di tutto ciò, che la perseveranza nella preghiera, l’immersione nella Parola, la predilezione per gli ultimi, la cura delle fragilità, l’impegno nel servizio, l’universalità dell’amore, le braccia aperte come le Sue, siano sempre stelle fisse nel firmamento della mia vita.

Sull’altare domenica ho portato la mia Chiesa, la Chiesa che amo. La mia professione l’ho offerta per l’unità del popolo di Dio, affinché possa essere veramente segno, nel mondo, di quella donazione fraterna che l’Amore Crocifisso è venuto a dimostrare e a consegnare.

di Silvia