Venerdì 11 settembre 2020 (ore 19,30), presso la Concattedrale di Castellammare di Stabia (Piazza Giovanni XXIII), sarà presentato il libro di Egidio Valcaccia “La Concattedrale di Castellammare di Stabia. Fede, Storia e Arte”.
L’evento sarà introdotto dalla restauratrice Maria Consiglia Stile e la lectio magistralis sarà tenuta dal celebre Storico dell’Arte Stefano De Mieri (Università della Calabria). Sarà presente don Pasquale Vanacore (Delegato per i Beni Culturali dell’Arcidiocesi).
Seguirà un momento musicale che vedrà protagonisti il soprano Rosalba Alfano e il maestro Salvatore Torregrossa in Veni Coronaberis.
Per la prima volta viene edito un testo redatto in modo diacronico sulla storia e l’arte del monumento religioso simbolo della città, attuando un riordino dei dati con criteri scientifici: un lavoro che si basa sul confronto interdisciplinare e che è stato sottoposto ad attento referaggio da parte di esperti di varie discipline prima di essere dato alle stampe.
La Concattedrale di Santa Maria Assunta e San Catello, sorge su un’area attigua alla strada tra Nocera e Stabiae, ripristinata nel 121 d.C. a seguito dell’eruzione del Vesuvio. Sulla cenere, dove si ergevano tombe e monumenti funebri, sorse l’area christianorum Stabiensis. Negli anni 1875-79 furono scoperti dei sepolcri, pitture di epoca paleocristiana, soglie di abitazioni e l’entrata di un’officina coriarorum. I reperti rinvenuti testimoniano vari periodi della storia stabiese: anteriore all’eruzione del 79 d.C.; posteriore alla catastrofe del 79, dal II al VII secolo; avanzi, facenti parte di sepolcri medievali.
L’attuale tempio vanta una ricchissima antologia di opere celebri pittori: si segnalano l’Assunta di Nunzio Rossi, la Deposizione in contesto trinitario di Cesare Fracanzano, l’Adorazione dei Pastori della bottega del Ribera, la Deposizione di Luca Giordano e la Traditio Clavis di Giuseppe Bonito. Meritevoli di attenzione anche le pitture di Vincenzo da Forlì, Alonso Rodriguez, l’ignoto Maestro dell’Annuncio ai Pastori di Birmingham, Giovan Battista Spinelli, Giuseppe Marullo, Nicola e Andrea Malinconico, Leonardo Olivieri, Sebastiano Conca, Angelo Mozzillo, Giovanbattista Rossi e Giacinto Diano. Tra le innumerevoli opere scultoree sono da segnalare la statua di San Michele della bottega dei Malvito, un ciborio attribuito a Andrea da Fiesole, La statua San Catello di Giovanbattista Vigliante, due putti marmorei di Giuseppe Sanmartino, l’altare del SS. Sacramento di Nicola Tagliacozzi Canale, il mausoleo di mons. Sarnelli opera di Francesco Jerace e gli artistici pastori a grandezza naturale appartenuti al vescovo Petagna.
L’evento sarà regolamentato nel rispetto delle norme sanitarie anti-covid 19.