La Pasqua vissuta dalle famiglie: Cattedrale di Sorrento

In questo triduo pasquale del 2020 Gesù ha rafforzato la nostra fede, la bonta’, la fraternita’, l’amore: ci ha fatto riscoprire la dimensione umana e non solo della famiglia e dell’ l’amore verso il prossimo. Abbiamo realmente compreso i sacrifici compiuti dai nostri padri , nonni e bisnonni; abbiamo guardato con occhi nuovi anche alla natura che ci circonda, la quale va rispettata come dono di dio. forse , molti di noi, siamo risorti con lui.
posso affermare che anche senza la partecipazione diretta alle celebrazioni liturgiche e alle rappresentazioni della passione del signore, questa per me e la mia famiglia’ e’ stata la vera pasqua la vera resurrezione.

Il sabato santo non abbiamo lavorato. Siamo rimasti a casa con i figli. Nel giorno del grande silenzio per tradizione in attesa della resurrezione del Cristo, quest’anno e’ quanto mai surreale vedere le strade deserte. Il pomeriggio seguiamo la diretta streaming dalla nostra cattedrale, e attendiamo che nella liturgia si diffonda nel mondo l’annuncio che Cristo ha sconfitto la morte. Ci aiutano a comprendere le parole di Papa Francesco:
“Questa notte conquistiamo un diritto fondamentale, che non ci sarà tolto: il diritto alla speranza. È una speranza nuova, viva, che viene da Dio. Non è mero ottimismo, non è una pacca sulle spalle o un incoraggiamento di circostanza.. . No. È un dono del Cielo, che non potevamo procurarci da soli. Tutto andrà bene, diciamo con tenacia in queste settimane… Ma, con l’andare dei giorni e il crescere dei timori, anche la speranza più audace può evaporare. La speranza di Gesù è diversa. Immette nel cuore la certezza che Dio sa volgere tutto al bene, perché persino dalla tomba fa uscire la vita!”.

Pasqua 2020 sarà una data che difficilmente riusciremo a dimenticare. Una Pasqua, che rimarrà per sempre impressa nelle nostre menti e nei nostri cuori per una lunga serie di motivi.
Da giorni TV, social e media, ci bombardano di notizie altalenanti che hanno come unico tema covid-19 . Ecco come si chiama il mostro invisibile che sta terrorizzando il mondo intero da mesi ed ha fermato tutto: economia, inquinamento, vite. Sicuramente usciremo diversi, completamente cambiati da quest’esperienza, tutti! Quello che spero e che mi auguro è che tale cambiamento rappresenti davvero un momento di rinascita a vita nuova, sentimenti nuovi di rispetto, solidarietà, fratellanza. Rinasca il mondo.
Per questo, spero che sia una vera risurrezione innanzitutto per me. A livello familiare gia’ lo e’.
Spero che lo sia anche a livello della società civile ed ecclesiale. E poi un pensiero ai nostri cari parenti e a tutte le 115000 persone che ci hanno lasciato a causa di questo mostriciattolo chiamato COVID19.
Non posso non ricordare anche un nostro zio il quale viveva a Bergamo e che ora sappiamo in compagnia del Cristo Risorto.

Antonino Maresca, Tramontano Mariella, Giulia Maresca e Giorgia Maresca