le parrocchie

La testimonianza delle parrocchie: chiesa Santa Maria di Casarlano Sorrento

Nel vivere quest’esperienza di digiuno di eucarestia, di incontri, di strette di mano, di abbracci, di vicinanza fisica, ci sentiamo tutti un po’ disorientati e isolati per forza di cose. Tuttavia, proprio in questo tempo di lontananza fisica, riscopriamo che non possiamo stare da soli e che non siamo fatti per questo. Anzi, proprio ora abbiamo la necessità e la responsabilità di assumere l’atteggiamento di chi vuole prendersi cura dell’altro.

Con questo spirito, la nostra comunità vive questo tempo casalingo nel tentativo di rendere il virtuale un po’ più reale. Ecco perché si è scelto di favorire l’interscambio, il confronto e l’interazione, utilizzando una “stanza virtuale”, cioè una piattaforma simile a quelle che oggi usano i nostri figli per la scuola, una videochiamata di gruppo in cui la preghiera nasca non tanto da un rito da guardare, ma dal raccontarsi guardandosi tutti in faccia. La prima esperienza c’è stata giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, in occasione del Rosario promosso dai Vescovi italiani. È stata un’esperienza da ripetere, di preghiera, ma anche di scambio e confronto. Con questo stesso criterio, si realizzano anche le riunioni per i catechisti e gli incontri per i giovanissimi.

Oltre al tentativo di incontrarci come comunità, stiamo anche cercando di rivalutare la preghiera in famiglia, in ascolto della Parola di Dio. Perciò, provando a raggiungere in maniera capillare tutte le persone della parrocchia e sfruttando le potenzialità dei social, in particolare di Whatsapp, condividiamo il messaggio giornaliero del nostro vescovo, i messaggi di don Enzo, lo schema diocesano di preghiera in famiglia. Insomma, vogliamo che la necessità di restare a casa sposi il desiderio di restare uniti!

La nostra comunità, temporaneamente radunata in “stanze virtuali”, prova a sperimentare una reale vicinanza, per continuare il proprio cammino

a cura di Antonino Apreda