L’Incontro nazionale dell’Ordo virginum a Orosei

Dal 31 luglio al 3 agosto si è svolto a Orosei (Nu), in Sardegna, l’Incontro nazionale dell’Ordo virginum delle diocesi che sono in Italia. Da Sorrento-Castellammare di Stabia siamo partite in due, accompagnate dal nostro delegato diocesano, don Carmine Del Gaudio.

Il tema è stato «Vivano con lode senza ambire la lode» (RCV 38), perché «esprimano nella vita quanto hanno ricevuto con la fede» (dal Messale Romano). Con l’Incontro nazionale 2014 abbiamo inteso proseguire il percorso quadriennale dedicato all’approfondimento delle Costituzioni conciliari a cinquant’anni dalla celebrazione del Concilio Vaticano II. La riflessione sulla liturgia, così come espressa nella Sacrosanctum Concilium,ha delineato il senso della vita liturgica della vergine consacrata, chiamata a contribuire, attraverso lo specifico della vocazione ricevuta, al rinnovamento della vita della Chiesa.
Con la sua relazione «Sacrosanctum Concilium,orientamenti e proposte oltre la riforma rituale», padre Silvano Maggiani ha sottolineato come oggi più che mai c’è da chiedersi se viviamo la Liturgia che celebriamo. E’ necessario, infatti, recuperare la partecipazione piena all’Eucaristia per far comprendere come, ad esempio, attraverso i riti introduttivi si celebra la richiesta di perdono e si fa esperienza della misericordia di Dio consegnata a noiper portarla ai fratelli; cosìl’ascolto della Parola apre il cuore alla lode, al ringraziamento per quanto il Signore ci comunica e rivolge a noi da sempre; l’offertorio è il momento in cui ognuna si consegna e consegna ogni intenzione di bene unendosi al sacrificio del Suo Signorei riti di comunione e conclusiviinfine, ci rimandano ad essere nel mondo e nella Chiesa donne che esprimono con la vita il volto della Chiesa-Sposa che prega, serve i deboli e i sofferenti, dilatando braccia e cuore e non chiudendosi in una ricerca egoistica e individuale. Siamo chiamate a incarnare, nella ferialità del nostro vivere, quel “culto spirituale gradito a Dio” che ci rende “offerta” di noi stesse alla vita della Chiesa e dei fratelli.
Particolarmente attesa e ricca di contributi e sollecitazioni è stata la giornata dedicata alla riflessione sulla Nota pastorale Cei “L’Ordo Virginum nella Chiesa in Italia”, presentata da mons. Francesco Lambiasi. Essa costituisce lo strumento “affidato ai vescovi delle Chiese in Italia, anzitutto come invito a riconoscere l’infaticabile opera dello Spirito che continua a suscitare vocazioni alla santità nel popolo di Dio … non presume di definire tempi, forme e modi …tuttavia può essere utile punto di riferimento per ulteriori orientamenti e norme, da definire a livello diocesano”.
Tre fattori caratterizzano, ha sottolineato mons. Lambiasi, e costituiscono il proprium del carisma delle consacrate: la verginità, la diocesanità, la secolaritàche si esprimono nell’appartenenza a Cristo, nella comunione con la Chiesa locale, nella missione nel mondo, perché esprimano sempre e ovunque il volto e lo stile di Gesù Cristo i cui gesti sono “epifania” del Padre.
Le relazioni, i lavori di gruppo, le tavole rotonde hanno costituito appuntamenti di riflessione, di approfondimento e di verifica per ciascuna di noi. Giornate di confronto, di scambio di opinioni e di esperienze hanno contribuito a far nascere e consolidare relazioni fra di noi e con quante si sono avvicinate per conoscere questa speciale forma di consacrazione radicalmente fondata nella propria Chiesa diocesana.
La giornata del tour ha regalato, infine, a tutte noi un tempo disteso e vacanziero; abbiamo visitato le cale e gli angoli più suggestivi del Golfo di Orosei: durante la navigazione abbiamo potuto ammirare Cala Luna,Cala Sisine, Cala Mariolu, continuando fino aCala Goloritzè e siamo entrati nell’ultimo rifugio della mitica foca monaca, la “Grotta del Bue Marino”. L’escursione ha riservato momenti di grande suggestione: laghetti di color smeraldo, “sale” di alabastro impreziosite da magici giochi d’acqua ci hanno accompagnato verso le viscere della montagna dove il mare si incontrava con le acque cristalline di un fiume sotterraneo. Un bagno tra le onde dello smeraldo mare ha ritemprato il corpo e il cuore riscaldati dal caldo abbraccio del sole sardo.