“Ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda” – (Papa Francesco).
Le parole di Papa Francesco danno voce a quanto l’umanità intera sta attraversando in questo tempo particolare di incertezza e di fatica. E se la pandemia da Covid-19 sembra aver spento i rumori, a volte assordanti, della nostra vita quotidiana, nelle nostre strade, nelle Chiese, nei luoghi di ritrovo, non ha silenziato, però, i cuori di chi è chiamato, ogni giorno, a porsi in ascolto delle necessità dei fratelli.
Il blocco delle attività lavorative ha amplificato il disagio di chi si trova nella condizione di non poter più garantire ai propri figli neanche il necessario. È stato così che, nel centro antico della città di Castellammare di Stabia, precisamente nella Chiesa Santa Maria di Porto Salvo, ha preso forma un’iniziativa sorta attraverso la collaborazione di don Antonino D’Esposito (Parroco della Concattedrale Maria SS. Assunta), don Salvatore Abagnale (Parroco della Parrocchia Spirito Santo) e sr Lucia Benedetta Rabbito (Custode Minore delle Suore Francescane Alcantarine di Porto Salvo).
Grazie ad un appello lanciato da alcuni laici, impegnati nelle realtà parrocchiali del centro storico di Castellammare, abbiamo, in poco tempo, assistito al nascere di una vera e propria rete di solidarietà, che ci ha permesso di farci prossimi, rispondendo concretamente alle richieste di aiuto di tante famiglie segnate dalla difficoltà. L’esperienza di carità fattiva, che stiamo vivendo, è resa possibile anche grazie al servizio instancabile del Diacono Antonino, di sr Michela Ester, sr Valeria Amata e sr Gabriella (che da casa sua ci sostiene con la preghiera), dei seminaristi Luigi, Silvio e Pasquale, di Concetta e Massimo e dei giovani Michele, Manu e Lelio.
La Chiesa di Porto Salvo, con la sua struttura circolare, in questi giorni sembra immagine di un grembo materno che sta accogliendo, nutrendo e consolando quanti bussano alla sua porta. La piccola opera, che si sta realizzando al suo interno, è segno concreto della premura che la Chiesa locale ha per i suoi figli. Ci guidano le parole del nostro Vescovo, Mons. Francesco Alfano, che risuonano per noi come un monito: “Al servizio degli altri … ecco come si vive la Pasqua del Signore! “.
Grati a Dio per quanto ci sta donando di vivere, affidiamo al Signore i volti di tutti i fratelli che abbiamo incontrato in questi giorni: di coloro che siamo riusciti ad aiutare finora (circa 300 famiglie del centro antico), e di tutte le persone che con la loro generosità hanno reso possibile tutto questo. Continuiamo a portare avanti questa opera lasciandoci accompagnare e sostenere dalle parole del Signore, che risuonano ancora più forti in questo tempo di Pasqua: “Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi” (Gv 13,14-15).