Gragnano San Giovanni Battista

Maggio, un mese insieme a Maria

In cammino da Gerusalemme a Gerico, accompagnati dalla parabola del “buon samaritano“, un uomo di Samaria che, secondo la mentalità dell’epoca, non poteva essere “buono”, eppure Gesù sceglie lui, non il sacerdote, non il levita, per raccontarci il gesto di compassione forse più emblematico del Vangelo, perché Lui è sempre oltre i nostri schemi mentali, oltre i paletti che innalziamo, perché l’Amore è sempre altro dal nostro sguardo che non va al di là di un orizzonte precostituito, è altro dai recinti del nostro cuore.

Tanti gli spunti di riflessione in questi giorni perché il Vangelo parla di noi e ci ritroviamo tutti su quella strada che va da Gerusalemme, la città della Pasqua, a Gerico, 240 mt. sotto il livello del mare: siamo noi il ferito, il brigante, il sacerdote, il levita, il samaritano, il locandiere… lì c’è la nostra storia, le nostre chiusure, le nostre ferite, i nostri incontri, il bene ricevuto e quello donato… lì c’è il nostro Dio che si china su di noi, fascia le nostre ferite, ci solleva dalla polvere della strada, si prende cura di noi e ci consegna anche alla compassione degli altri… lì c’è il fine della vita “fa’ questo e vivrai “, dove il “vivrai ” ha il sapore della vita che non ha tramonto, e lì c’è il senso di questa vita “va’ e anche tu fa lo stesso”.

E allora? Non abbiamo parlato di Maria, nel mese a lei dedicato?

Invece abbiamo parlato di lei che ha riempito gli spazi tra le parole della pericope lucana, ha rivestito di tenerezza i contorni e ha riempito i vuoti con la sua luce. Maria è l’icona di quella “compassione” raccontata da Luca, Maria, giovane, incinta, in cammino verso la casa di Elisabetta. Maria, con il suo “non hanno più vino“, Maria che accompagna il Figlio fin sotto la Croce e che si dona all’umanità come Madre. Maria che, nel gesto della Pietà, accoglie tutti i figli morti e sublima il dolore di tutte le madri. Nessuno, più di lei, vive in pienezza quel “va’ e anche tu fa lo stesso” e quel “vivrai” trova compimento in lei che ci precede nell’Eternità.

Alla fine di questo mese speciale e unico, una preghiera, perché Maria ci accompagni sulle nostre strade da Gerusalemme a Gerico e ci faccia incontrare l’Amore.

a cura di Anna Cuomo