Parrocchia Maria SS. Annunziata

Parrocchia Maria SS.Annunziata: “È soltanto amore la parola giusta”

Il mese di maggio, per noi comunità dell’Annunziatella, è stato un mese speciale, abbiamo iniziato con un percorso in cui il nostro parroco Don Antonio Staiano, tenendo presente il cammino pasquale, ha pensato di dare attenzione alla vita battesimale, alla vita nello Spirito, facendoci aiutare da san Paolo la cui antropologia è prettamente legata all’imitazione di Cristo, soprattutto facendo leva sulla parte delle sue lettere in cui richiama il battesimo come abbandono dell’uomo vecchio e il vestirsi dell’uomo nuovo, dell’essere in Cristo una nuova creatura. Poi ci siamo confrontati, come richiamo alla nostra crescita nella fede, con il modello di Maria che la Chiesa ci consegna soprattutto in riferimento alla sua particolare relazione alla Parola, al Figlio, al Crocifisso, allo Spirito Santo.

Alla fine di questo percorso, con grande gioia di tutti noi, abbiamo potuto rivivere la nostra festa patronale, la festa di Maria Santissima Annunziata, abbiamo partecipato, insieme come comunità, ad una processione sentita e vissuta all’insegna della preghiera e dello stare insieme mentre Maria e la croce, segno di Cristo, che apriva la processione, passavano per le strade del nostro quartiere benedicendo la nostra comunità. È stato un momento intenso al quale ci siamo preparati, oltre che con il percorso di tutto il mese di maggio, con un momento di preghiera animato dalla corale Laus Deo, il sabato precedente e la settimana successiva, con un musical su Pinocchio.

Non si è mai troppo grandi per tornare a rileggere una fiaba e non si è mai piccoli abbastanza da coglierne l’essenza. Provarci però non costa nulla, e per i ragazzi della Parrocchia dell’Annunziatella, si è rivelata una grande scoperta.

Come ogni anno, il parroco ha sollecitato i gruppi dei ragazzi dai più piccini ai più grandi a cimentarsi in un musical, stavolta incentrato sulla fiaba di Pinocchio. Facile a dirsi, ma entrare nel cuore dell’esperienza del famoso burattino è stato tutt’altro.

In due magiche serate, all’insegna della recitazione, del canto e del ballo, i ragazzi hanno unito le loro forze e portato agli spettatori della comunità un messaggio inarrestabile di amore.

Quanto legno indurisce i nostri cuori davanti agli eventi della vita, quante volte facciamo prevalere il burattino egoista e incapace di amare… Attraverso le scene salienti della storia, il pubblico e in primis gli stessi protagonisti, hanno intrapreso questo viaggio nell’anima di un pezzo di legno e ne sono usciti cambiati, trasformati, tramutati in carne, in un bambino vero!

Le avventure di Pinocchio ci insegnano l’importanza di sperimentare il buio per poter apprezzare la luce, del fallimento per poter dare valore alla mano di chi ci è accanto e alla relazione con l’altro che ci rende vivi.

Come ha ricordato anche Mons. Francesco Alfano, presente alla seconda serata dello spettacolo, è necessario recuperare quel bambino che è dentro ognuno di noi per comprendere l’autenticità del sentimento che ci lega e ci rende tutti fratelli.

“Basta andare sempre dove porta il cuore, per cambiare i sogni nelle cose vere. Burattino ieri, burattino basta, è soltanto amore la parola giusta”.

a cura di Anna De Gregorio