Parrocchia Santi Prisco e Agnello

Parrocchia Santi Prisco e Agnello: la Via Crucis con i tre priori

Ci siamo ritrovati Venerdì sera nella nostra Chiesa Madre, l’antica Chiesa Parrocchiale dei Ss. Prisco e Agnello, convocati dalla Parola proclamata, per percorrere insieme al Nostro Parroco Don Francesco Saverio Iaccarino e i Governatori della Confraternita del Sacro Cuore di Maria e di San Giuseppe, Nello Prudente e dell’Arciconfraternita del SS Sacramento e Natività di Maria Vergine, Michele Guastaferro, la Via della Croce di Gesù, per il Venerdì di Passione, Venerdì dell’ Addolorata.
Tutta la Quaresima si è concentrata sulla Croce come altare dell’obbedienza al Padre e mensa della solidarietà con gli uomini. «In croce si rivela la Sua vittoria, ma anche il suo amore. Chi vuole essere mio discepolo, prenda la sua croce su di sé e mi segua!» (Mt. 16,24).
La croce è un simbolo che molti cristiani ormai hanno in tutto il mondo, simbolo conosciuto anche dalle altre religioni come oggetto sacro e importante. Ma cos’è la croce? Che cosa può fare la croce? Perché molti la portano al collo? Ci sono croci esposte dovunque con sopra Cristo crocifisso, e ce ne sono altre vuote. È su di essa che il Signore, Salvatore e Redentore è morto per noi, dove ha pagato per tutti i nostri peccati, per le nostre malattie e trasgressioni prendendo su di Lui ogni nostra colpa e portandola su quella croce. Gesù ha preso il mio posto e il tuo, il nostro.
Il Crocifisso, il Figlio di Dio è stato innalzato e deve rimanere innalzato, pertanto alziamo la “Nostra” Croce, fissandola sotto la luce della redenzione in attesa della Pasqua di Resurrezione, dove Cristo Risorto prendendoci per mano possa farci sentire tutta la forza del suo amore, possa colmare i nostri cuori di pace e donarci la forza per proseguire il cammino sicuri che domani sarà migliore.
Oggi poniamo invece lo sguardo sulla figura tanto amata della Madre, la Madre per antonomasia, la Beata Vergine Addolorata. Gesù si è appena rialzato dalla sua prima caduta, quando incontra la sua Santissima Madre, al bordi della strada che stava percorrendo. La Mamma guarda Gesù con immenso amore, e Gesù guarda sua Madre; i loro occhi si incontrano, ciascuno dei due cuori versa nell’altro il proprio dolore.
L’anima della Addolorata Vergine è sommersa in amarezza, nell’amarezza di Gesù. “Voi tutti che passate per la via. considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore (Lam 1, 12) Ma nessuno se ne accorge, nessuno lo nota; soltanto Gesù. Si è compiuta la profezia di Simeone: “Una spada ti trafiggerà l’anima (Lc 2, 35)”.
Nella buia solitudine della Passione, la Madonna offre a suo Figlio un balsamo di tenerezza, di unione, di fedeltà; un “si” alla volontà divina. Dando la mano alla Madre, anche noi vogliamo consolare Gesù. accettando sempre e in tutto la Volontà di suo Padre, di nostro Padre. Soltanto così gusteremo la dolcezza della Croce di Cristo, e la abbracceremo con la forza dell’Amore, portandola in trionfo per tutti i cammini della terra, perché Egli ha vinto il dolore e la morte non rimuovendoli dal cammino dell’uomo, ma prendendoli su di se’.