Ricordare per riconoscere; ringraziare per ripartire: sono questi i sentimenti con i quali la comunità parrocchiale di Santa Maria la Carità sta vivendo il 120° anniversario della costituzione come parrocchia.
Per una comunità cristiana ricordare, “fare memoria” di eventi che riguardano la vita di fede, significa sempre riconnettersi ad una realtà viva, alla presenza stessa di Dio nel proprio tempo e nella propria storia. Riconoscere le tracce di Dio nel cammino della comunità, riconoscerlo nei volti e nei cuori di tanti fratelli che a diverso titolo, come presbiteri o come laici, hanno intessuto di grazie e di santità quotidiana la vita della parrocchia, apre il cuore alla lode, al ringraziamento per un passato che ci aiuta a interpretare e vivere meglio il presente e ci permette di ripartire con slancio rinnovato per raccogliere la sfida del futuro.
Un futuro che la comunità di Santa Maria la Carità vuole vivere sempre più in adesione al Vangelo, innestandolo nel tessuto sociale del paese dove si incontrano la carità con le nuove povertà, la speranza con l’anelito alla crescita delle nuove generazioni, la fede con la risposta alle domande di senso nel cuore dell’uomo.
I festeggiamenti sono iniziati il 31 maggio 2024, festa liturgica della parrocchia, con la presentazione dello slogan scelto :”120 battiti per stare insieme con te” e l’accensione di una luminaria commemorativa. Il 31 agosto scorso, anniversario della firma del decreto, la comunità intera si è radunata per una celebrazione eucaristica intorno al nostro Vescovo don Franco Alfano, al nostro parroco don Francesco Paolo Celotto e a don Vincenzo Gargiulo, sacerdote figlio di questa comunità. Una celebrazione che ha visto in prima fila gli anziani della parrocchia e tra loro alcuni centenari, chiamati ad “offrire” insieme alle nuove generazioni la loro testimonianza di fede. Il Vescovo don Franco ha spezzato la Parola invitando i sammaritani a custodire e approfondire la fede che ci è stata trasmessa dalle generazioni che ci hanno preceduto, purificando la tradizione dagli eccessi del devozionismo perché “la carità” cioè l’Amore sia l’unica legge e l’unica risposta a tutti i bisogni dell’uomo. Durante la celebrazione il nostro parroco don Francesco ha ricordato e pregato per i parroci che si sono succeduti nella guida della comunità e ha letto il decreto di istituzione della parrocchia da parte dell’allora vescovo della Diocesi di Castellammare, mons. Michele De Iorio, controfirmato e reso attuativo dal Regio Decreto di Vittorio Emanuele III.
La presenza degli amministratori, ha sancito ancora una volta la stretta connessione con la comunità civile, evidente nel fatto che il titolo della parrocchia stessa è stato adottato nel 1978 in occasione della nascita del comune per indicare l’intero territorio comunale.
Al termine della celebrazione, vi è stato un momento di festa nel piazzale Giovanni Paolo II con il taglio della torta e un brindisi augurale. La serata è continuata con il concerto di Fiorenza Calogero che ha ripercorso con le melodie della canzone popolare napoletana lo scorrere degli anni dal primo novecento ai nostri giorni. Le stesse canzoni che i nostri padri intonavano durante il duro lavoro nei campi o nelle feste.
Il programma celebrativo elaborato dal nostro parroco e dal consiglio pastorale parrocchiale vedrà altri momenti di riflessione, di preghiera e di festa nei quali saranno coinvolte anche le parrocchie limitrofe, la comunità scolastica e quella civile e che culmineranno nella tradizionale processione del 21 novembre, sempre nel segno dei quattro verbi che abbiamo scelto di coniugare per dare vita e senso a questo anniversario:
Ricordare, riconoscere, ringraziare, ripartire.