Parrocchia Santi Filippo e Giacomo Cattedrale Sorrento

Semplicemente don Pasquale…

Lo ricorderemo così, semplicemente. Se la semplicità è stato il suo vestito, il suo habitus, la semplicità non può non essere anche lo spessore delicato e discreto del nostro ricordo e della nostra gratitudine.

E con semplicità celebreremo l’Eucarestia ad un anno del ritorno a Casa di don Pasquale, il prossimo 21 febbraio alle ore 19 nella Cattedrale di Sorrento , insieme al Vescovo Francesco, ai confratelli sacerdoti, ai familiari e ai tanti amici di questo nostro preziosissimo compagno di cammino e di vita.

Tra questi i “ragazzi” dell’allora Gruppo Luigi Stinga che don Pasquale volle fortemente come spazio, non solo fisico, di aggregazione per tantissimi giovani della nostra città e che portava il nome e il testimone di uno di loro, il buon Gino, tragicamente scomparso proprio in questa – la nostra comunità della Cattedrale – che ancora oggi è una grande casa per tanti sorrentini giovani e non.

Di alcuni di loro l’iniziativa di incontrarsi periodicamente, di celebrare una Messa nel campetto del Seminario la scorsa estate, di condividere ricordi e momenti di fraternità, cercando di non disperdere in un tempo particolarmente appesantito dai necessari distanziamenti e da insopportabili e impreviste solitudini un’eredità gradevolissima rappresentata da una sana e spensierata convivialità .
Sempre loro anche l’iniziativa di commissionare ad un valente artista, il maestro Enrico De Cenzo, un ritratto di don Pasquale che verrà collocato al termine della celebrazione del prossimo 21 febbraio nella Sala capitolare della sagrestia della Cattedrale.
E ancora loro è l’idea di raccogliere immagini e testimonianze in una piccola pubblicazione che condivideremo sempre in questa ricorrenza con i familiari, i confratelli e gli amici di don Pasquale: il Vescovo Francesco e il Vescovo Arturo, don Carmine Giudici e don Fabio Savarese, Peppino Aiello e gli amici del Gruppo Luigi Stinga in un lavoro coordinato da Antonino Siniscalchi provano a raccontare frammenti di una storia d’amore avvincente e “senza misura”, quella tra un uomo semplice e sacerdote generoso ed una comunità, la sua Chiesa, le parrocchie che ha servito, la gente che ha incontrato e “portato sulle spalle” come pastore buono e amorevole.

Semplicemente don Pasquale… ancora tra noi e con noi, dono e mistero, pane buono da assaporare ancora con dolcezza e riconoscenza.