“Credi tu questo?” (Gv 11,26)
Il tema della Settimana di preghiera (18-25 gennaio) per l’unità dei cristiani del 2025 s’ispira al brano del Vangelo di Giovanni: “Credi tu questo?” (Gv 11,26). Le preghiere e le riflessioni sono state preparate dai fratelli e dalle sorelle della Comunità monastica di Bose nel nord Italia.
Il 2025 segna il 1700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico di Nicea (325). Questa commemorazione offre un’occasione unica per riflettere e celebrare la fede comune dei cristiani, così come è stata espressa nel Credo formulato in quel Concilio. La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2025 è un invito ad attingere a tale eredità comune e ad approfondire la fede che unisce tutti i cristiani.
Nel credo di Nicea, il Concilio si espresse nuovamente come Pietro e con Pietro a Cesarea di Filippo: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Matteo, 16, 16). Il credo cristologico del Concilio è diventato la base della comune fede cristiana. Il Concilio riveste una grandissima importanza soprattutto perché avvenne in un’epoca in cui la cristianità non era ancora lacerata dalle numerose divisioni che si sarebbero poi prodotte. Il credo niceno è comune non solo alle Chiese orientali, alle Chiese ortodosse e alla Chiesa cattolica, ma anche alle Comunità ecclesiali nate dalla Riforma; la sua rilevanza ecumenica non deve quindi essere sottovalutata. Di fatti, per ripristinare l’unità della Chiesa, è necessario che vi sia un accordo sui contenuti essenziali della fede, non solo tra le Chiese e le Comunità ecclesiali di oggi, ma anche con la Chiesa del passato e, in particolare, con la sua origine apostolica. L’unità della Chiesa si fonda sulla fede apostolica, che nel battesimo viene trasmessa e affidata a ogni nuovo membro del Corpo di Cristo.
L’ecumenismo cristiano può progredire in modo credibile solo se i cristiani tornano insieme alla fonte della fede, che è possibile trovare solo in Gesù Cristo, come è stato professato dai Padri conciliari a Nicea.
Il movimento ecumenico è stato fin dalle sue origini un movimento di preghiera. È stata la preghiera per l’unità dei cristiani ad aprire la strada al movimento ecumenico.
Alla luce di tutto questo comprendiamo l’importanza del pregare insieme: ci diamo appuntamento per l’Incontro diocesano di preghiera ecumenica mercoledì 29 gennaio c.a. alle ore 18.00 presso la chiesa parrocchiale di sant’Antonino Abate in Vico Equense, frazione di Arola, dove saranno presenti il nostro arcivescovo, Mons. Francesco Alfano, il pastore luterano, Alberto Rocchini e il pastore metodista valdese Franco Mayer.
