Azione Cattolica

ACR: Mese della Pace

Anche quest’anno l’ACR vive il “Mese della Pace”: un tempo in cui siamo chiamati a conoscere la realtà che abitiamo con gli aspetti più belli, ma anche con quelli più difficili.

Ma conoscere non basta, noi vogliamo lasciare il segno!

Vogliamo mettere in atto scelte piccole ma concrete che ci aiutino a trasformare la città che abitiamo.

Il Papa nel suo messaggio per la la 53ª Giornata mondiale della pace ci ha ricordato che occorre rinnovare «una relazione pacifica tra la comunità e la Terra, il presente e la memoria, le esperienze e le speranze» e occorre sviluppare «il bene comune della famiglia umana».

La città è il luogo dove ciascuno può concorrere per raggiungere, accrescere e custodire il bene comune. Prima ancora che dal riconoscimento giuridico, la cittadinanza scaturisce infatti dall’essere e dal sentirsi parte di una trama di relazioni che ha come fine ultimo il bene «di tutti gli uomini e di tutto l’uomo» (Compendio della Dottrina sociale della Chiesa 164-167).

Bisogna imparare ad abitare le nostre città e l’ambiente che le circonda. Abitare è non solo disponibilità, ma decisione di essere attenti alla realtà in cui si è inseriti perché in essa il Signore ci viene incontro e si lascia incontrare, attraverso il volto e la vita di coloro che ci vivono accanto e che possiamo riconoscere fratelli e sorelle, i cui bisogni attendono anche la nostra risposta: “Lo avete fatto a me”.

In sintonia con gli Orientamenti pastorali diocesani, l’ACR vuole in questo mese condurre bambini e ragazzi ad abitare l’ambiente che li circonda: carico di bellezze ma nello stesso tempo di contraddizioni (vedi Sussidio diocesano Pace ACR 2020).