Dal diario di don Franco: Lourdes, 9 ottobre 2018

La Messa alla Basilica del Rosario ha dato il via a questa seconda giornata del pellegrinaggio. Ci siamo ritrovati in chiesa tutti insieme al mattino presto, con l’aria pungente che più di qualcuno  aveva già avvertito recandosi ancor prima alla Grotta per la preghiera personale. La gioia di ritrovarci attorno alla mensa del Signore l’abbiamo manifestata nei canti e nelle preghiere, unendoci in modo speciale ad alcune coppie di sposi che celebrano quest’anno il venticinquesimo e il cinquantesimo anniversario del loro matrimonio. Mi sono commosso profondamente al momento della comunione, dinanzi a una bimba che accompagnata dalla mamma si è presentata per la prima volta all’altare per nutrirsi del Corpo di Cristo: sembrava aver dimenticato la grave malattia che spesso la fa soffrire come mai dovrebbe accadere per chi ha un’età così fragile e delicata. Il suo volto era radioso come non mai e la mamma, che le è sempre accanto, un po’ più serena del solito. Il Signore ha parlato ad entrambe, cuore a cuore, come sa fare solo chi è profondamente innamorato delle sue creature!

L’appuntamento pomeridiano della Via Crucis è, a sua volta, atteso da molti pellegrini, anche da alcuni che con fatica e sacrificio percorrono il lungo sentiero in collina. Le meditazioni di don Tonino Bello, introdotte da un invito forte alla sequela del Crocifisso da parte di Madre Teresa di Calcutta, hanno favorito il silenzio e la preghiera di tutti. Ci ha fatto compagnia, lungo tutto il tragitto, un bel sole che illuminava le imponenti raffigurazioni delle stazioni e riscaldava i cuori quasi come una carezza divina. Siamo giunti dinanzi alla pietra rotolata del sepolcro vuoto con l’animo rasserenato, anzi pieno di speranza. Ecco il vero miracolo di cui tutti abbiamo bisogno. Seguendo Gesù sulla via della croce scopriamo la presenza di Dio nella mostra vita, anche quando ci sembra tutto così assurdo e insopportabile. E soprattutto ritroviamo la forza per continuare il cammino con fiducia, senza venir meno al suo amore e pronti a condividerlo con chi ne è privo o forse non l’ha ancora sperimentato.

La preghiera del rosario alla Grotta, trasmessa in Italia da TV 2000, ci ha permesso, infine, di sentirci uniti alle tantissime persone (circa due milioni ogni giorno!) che si ritrovano insieme per questo appuntamento semplice e tanto popolare, ma capace di aprire i cuori al dono della grazia di Dio attraverso la meditazione dei misteri di Cristo così come sono stati vissuti da Maria. Non c’è barriera che possa tenerci lontani da chi soffre o è solo: proprio qui a Lourdes la piccola Bernadette, che si considerava la più ignorante del paese, ha mostrato ai semplici e ai dotti che quando si accoglie Dio nella propria vita si è pronti a fare spazio ad ogni persona, contribuendo alla crescita di quel mondo nuovo dove la fraternità e l’amore uniscono tutti rendendoli come una sola famiglia!

Lourdes2018: Secondo giorno