Pastorale Emmaus: Un nuovo Inizio

Nel pomeriggio di venerdì 5 ottobre u.s. il nostro Vescovo, Mons. Francesco Alfano, ha accolto i partecipanti al percorso Emmaus per separati, divorziati e risposati, nella sala convegni dell’ex Seminario di Scanzano a Castellammare di Stabia. Erano presenti coloro che iniziano il terzo e il secondo anno di cammino, come anche persone interessate a conoscere e iniziare questa esperienza. Il Vescovo ha invitato tutti a porsi in ascolto di quanto il Signore vuole dire a ciascuno, nella sua unicità. Il dono del discernimento sarà frutto di questo ascolto, con l’aiuto degli accompagnatori, in particolar modo dei sacerdoti.

E’ stata poi presentata la proposta: fin dal 2015, il Servizio di Pastorale della Famiglia ha iniziato ad avvicinarsi a questa particolare ferita che è la separazione e il divorzio. L’approccio è stato quello dell’accoglienza delicata, frutto di un lungo lavoro prima su noi stessi e sulle nostre ferite. Chi vive il dolore della separazione, di un sogno che si infrange spesso sperimenta anche una sorta di stigma e, talora, si chiude agli altri e a Dio, non si sente capito e si allontana anche dalla propria Comunità, che, a volte è giudicante piuttosto che accogliente. Quasi in concomitanza con la pubblicazione dell’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco del 19 marzo 2016, il 6 maggio dello stesso anno c’è stato a Vico Equense il primo incontro di questa che abbiamo voluto chiamare pastorale Emmaus, ricordando l’episodio del Vangelo in cui Gesù si avvicina, non riconosciuto, a due discepoli che andavano via delusi da Gerusalemme la sera di Pasqua, perché il Signore, nel quale avevano creduto, era morto. Erano angosciati e Egli si avvicina, li accompagna per un tratto, li ascolta, accoglie la loro delusione, dopodiché gli spiega quello che è accaduto e i discepoli lo riconoscono e, pieni di gioia, decidono di ritornare da dove si erano allontanati. Dopo quel primo momento di accoglienza, c’è stato l’accompagnamento e tanti hanno potuto sperimentarlo negli undici gruppi che si sono costituiti in tutta la nostra diocesi. Il cammino in corso tende, poi, a suscitare, come ci ha ricordato il Vescovo, il discernimento riguardo la propria condizione e con l’aiuto dei tanti nostri pastori si dovrebbe arrivare all’integrazione nella Comunità, così come auspica Papa Francesco nel capitolo ottavo dell’Amoris Laetitia.

Il percorso si dispiega in tre anni, con precisi  obiettivi che si cercano di raggiungere. Lo scopo generale è che ciascuno, a partire dalla sua condizione, possa agire secondo il pensiero di Cristo. Questo vuol dire che «la fede deve essere integrata nella vita, come si ama dire per indicare che la coscienza del cristiano non conosce fratture ma è profondamente unitaria. La dissociazione tra fede e vita è gravemente rischiosa per il cristiano […]».

L’obiettivo del primo anno è quello di ricercare la verità su di sé. Diventa importante la cura dell’anima, ritrovare la serenità, la pace con se stessi, con gli altri e con il mondo.

L’obiettivo del secondo anno è quello di scoprire Il volto di Gesù. Consideriamo in questo anno una riflessione sui tratti della personalità e del modo di relazionarsi agli altri di Gesù, cioè in altri termini, ciò che potremmo chiamare umanesimo cristiano. Il Dio di cui parliamo è il Dio della Rivelazione, dell’Incarnazione, quello che ha, appunto, il volto di Gesù.

L’obiettivo del terzo anno  è conoscere e scoprire la Chiesa nella sua identità e missione. Nel corso del terzo anno l’invito è quello di leggere i brani proposti (Le Beatitudini) tenendo come in filigrana le nove promesse di felicità che ancora oggi Gesù offre a noi quando, radunati nel suo nome, ci ritroviamo alla sua presenza ad ascoltare i suoi insegnamenti.

Per quelli che iniziano il terzo anno, il cammino sarà forse più impegnativo perché li porterà a cercare di capire qual è il posto che il Signore chiede loro di occupare e la missione che hanno da compiere. Potrà esserci qualcuno che si sentirà di accompagnare altri, così come a sua volta è stato accompagnato in questo stesso cammino, qualcun altro troverà il suo modo di servire il Signore nei fratelli che Lui gli pone accanto; la semplice vita della famiglia con la coerenza cristiana è una missione che sicuramente il Signore affida a tutti.

Chi volesse saperne di più può scrivere all’indirizzo: famiglia@diocesisorrentocmare.it

Da questo sito è anche possibile iscriversi per essere inserito in un gruppo, specificando le proprie esigenze, sia come giorno che come orario per l’incontro, che si tiene una volta al mese.

Il Servizio diocesano di Pastorale della Famiglia