“Ricordatevi dei vostri capi”

Martedì 7 luglio la nostra Chiesa diocesana vivrà un altro significativo evento di grazia: la traslazione e tumulazione nella Cattedrale dei resti mortali di Mons. Antonio Zama, primo arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia. La celebrazione eucaristica sarà preceduta da una conferenza tenuta dal prof. Francesco Paolo Casavola sulla figura di questo vescovo che visse il passaggio dalla Chiesa preconciliare a quella del Concilio.
Don Zama, dopo un impegno fattivo per la formazione civile e religiosa del laicato cattolico attraverso la FUCI e l’Azione Cattolica,  nel 1967 fu nominato vescovo ausiliare di Napoli.
Agli inizi degli anni settanta, data la sua particolare sensibilità per la promozione del laicato alla luce del Vaticano II, verrà chiamato a collaborare negli organismi della CEI quale membro della Commissione per il laicato.
Nel 1977, in seguito alla morte di Mons. Raffaele Pellecchia, è designato a reggere l’arcidiocesi di Sorrento e la diocesi di Castellammare di Stabia, unite in “persona episcopi”.
Affinando il metodo basato sulla triade “analisi, verifica, programmazione”, Mons. Zama iniziò a convocare la comunità cristiana nelle settimane pastorali di inizio anno per avviare un coinvolgimento più ampio nel governo delle due diocesi. Come vescovo del post-concilio volse particolarmente il suo sguardo al recupero delle radici bibliche e liturgiche della vita cristiana, alla pastorale sociale e del lavoro, ai fenomeni del disagio sociale, alla condizione giovanile, al rilancio della stampa e alle problematiche della famiglia ma soprattutto alla promozione del laicato.
La costituzione del Consiglio pastorale nelle due diocesi, con una notevole rappresentanza di laici, fu uno degli impegni più importanti assolti da Zama, auspicati dal Concilio.
Un adempimento previsto dall’accordo di revisione del Concordato, la ricomposizione della mappa delle diocesi in Italia, segnò gli ultimi anni di vita di mons. Zama. In base al decreto della Congregazione per i vescovi del 30 settembre 1986, l’arcidiocesi di Sorrento e la diocesi di Castellammare di Stabia vennero accorpate in un’unica entità diocesana: Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia.
Mons. Zama si trovò, quindi, ad affrontare le non semplici problematiche legate all’unificazione delle due diocesi.
La sera del 6 luglio 1988 ebbe un incontro festoso con l’Azione Cattolica e con il presidente nazionale di quegli anni Raffaele Cananzi. Il giorno dopo, 7 luglio, trovandosi a Napoli venne colto da improvviso malore chiudendo la sua esistenza terrena.
L’intera comunità diocesana di Sorrento-Castellammare di Stabia, nella nuova realtà costituitasi anche grazie alla sua sofferta fedeltà, continua il suo cammino ricordando il suo primo arcivescovo con affetto e riconoscenza.

 

di Gianfranco APREA