Dio non fa preferenze di persone

Orientamenti Pastorali Diocesani: Incontro di formazione per gli operatori della Zona 1

Giovedì 21 febbraio gli operatori pastorali della Prima Zona Pastorale si sono ritrovati presso il Teatro “Sant’Antonino Abate” a Sorrento per approfondire gli Orientamenti pastorali diocesani.

Al tavolo erano presenti l’Arcivescovo mons. Francesco Alfano, don Antonino Minieri, vicario zonale, ed il relatore prof. Gaetano Castello, docente di Sacra Scrittura e preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.

Il relatore subito ha introdotto i presenti nella lettura di Atti 10 evidenziando come questo passo sia uno snodo fondamentale per la Chiesa delle origini e sicuramente per la Chiesa di oggi.

Cornelio, membro del popolo invasore, prototipo di chi sarebbe escluso, diviene “il chiamato da Dio”. Pietro, roccia della prima comunità, diviene colui che deve “abbassarsi” rispetto alle sue convinzioni e ai precetti irrinunciabili della religione ebraica.

Due personalità, due modi diversi di pensare, due semplici uomini che si incontrano ed un muro di separazione che crolla nelle parole di Pietro: “Dio non fa preferenze di persone”.

Questo incontro, dove si coniugano rivelazione divina e riflessione umana, accoglienza e scambio di doni, conduce all’edificazione di una Chiesa-Comunità aperta in cui i pagani entrano a farne parte, a pieno titolo.

Ecco la sfida, oggi,  per la nostra Chiesa diocesana e per ogni operatore pastorale: saper leggere la vita, gli avvenimenti alla luce di questa Parola di Dio che con estrema eloquenza ci interpella a dare nuove risposte, nuovi slanci alla nostra fede e alla missione evangelizzatrice.

Aperte alla novità dello Spirito, come Pietro, le nostre comunità sono chiamate ad uscire dalle proprie sicurezze pastorali per porsi, lungo le strade delle nostre città, accanto agli uomoni e alle donne di questo tempo, in modo da divenire dimore che accolgono ed ascoltano paure e speranze, domande ed attese.

Comunità aperte a tutti dove ognuno possa sperimentare l’amore di un Dio che ama senza preferenze.

                                                                                                          di Gianfranco Aprea