La Delegazione regionale di Azione Cattolica per le prossime elezioni regionali

“La vita della nostra Regione, della nostra terra, ci interessa moltissimo e se andare a votare è, per noi, essenziale, lo è ancor di più farlo con coscienza, avendo ben chiaro che qualsiasi azione politica si intraprenderà da parte degli eletti non potrà e non dovrà mai essere contro l’essere umano e la sua dignità, ma a servizio della promozione integrale della società, di cui la famiglia naturale è l’immagine più autentica”. Lo si legge nell’appello dei laici di Azione Cattolica della Campania per le elezioni regionali 2015 (31 maggio).
 
La delegazione regionale di Ac richiama l’attenzione su alcuni temi: innanzitutto, “la desertificazione umana, industriale, produttiva della Regione, la cui prova più evidente è la piaga della disoccupazione”, che “va ad alimentare il mercato della criminalità” e “il vergognoso mercato del gioco d’azzardo legalizzato”. Per i livelli essenziali di assistenza sanitaria, “la Regione Campania appare ultima in classifica a livello nazionale. Ciò si aggiunge al noto stato di difficoltà dei conti, che si ripercuote sulla qualità dei servizi offerti”. Ancora: “Un biosistema sempre più oltraggiato: l’ex ‘Campania felix’ continua a mietere vittime del disastro ambientale, mentre si è ancora in attesa di strumenti legislativi chiari ed incisivi per tutelare la salute e l’incolumità dei cittadini e garantire le necessarie bonifiche”.
 
“La politica deve sapere dare risposte a questi temi e, contestualmente, creare una prospettiva di medio termine che inverta i sentimenti di rassegnazione dei cittadini – sostiene l’Ac campana -. Con gesti concreti, soprattutto sul fronte della lotta alla camorra e alla corruzione a ogni livello istituzionale – vera e propria piaga sociale – e dello spreco di soldi pubblici da parte dei partiti. Vogliamo tornare a essere orgogliosi delle nostre radici e della nostra identità territoriale. Vogliamo poter dire di non essere solo una triste tabella di record negativi. Desideriamo poter raccontare all’Italia il tanto di bello e di buono che pure c’è in Campania”.
 
L’Ac ricorda poi i suoi tanti laici possono essere protagonisti di “sistemi di rete” solidale “per un impegno educativo verso le nuove generazioni”; “per lo sviluppo di un sistema di ‘economia civile’”; “per la formazione di un welfare basato sui nuclei familiari”; “per proporre una nuova cultura di lavoro e di impresa”. Pr l’Ac campana, “la credibilità della politica passerà attraverso azioni di sostegno reale e concreto alla famiglia, di natura fiscale e in termini di maggiori servizi. Famiglia che è, nella sua tradizionale e naturale conformazione, un valore ancora forte ed insostituibile per le nostre comunità”. E anche attraverso “azioni di sostegno alla scuola, all’università e al sistema della formazione”.