Abbiamo scelto di riflettere anche con i sacerdoti sul cammino delle Unità pastorali. Lo ha ricordato il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano, parlando del recente aggiornamento del clero, che si è svolto dal 10 al 12 giugno, al Seminario San Giovanni Bosco a Scanzano (Castellammare di Stabia). È intervenuto don Giovanni Villata, presbitero della diocesi di Torino, autore di una ricerca sulle Unità pastorali nelle diocesi italiane. Don Villata, in particolare, dirige il Centro Studi e documentazione dell’arcidiocesi di Torino e l’Osservatorio giuridico-legislativo della Conferenza episcopale piemontese. Don Villata è, inoltre, responsabile del Servizio diocesano per la formazione degli operatori pastorali. Già direttore degli Uffici diocesani di pastorale giovanile e familiare, collabora con il Centro orientamento pastorale di Roma e con la rivista Orientamenti pastorali. Fa parte del gruppo di ricerca del Forum dei pastoralisti italiani.
Gli stimoli sono stati tantissimi sia da parte sua e anche le reazioni da parte dei sacerdoti che riuniti in laboratori hanno avuto la possibilità, il primo giorno, di confrontarsi proprio sulle prospettive che la scelta delle Unità pastorali può comportare e, il secondo, su eventuali scelte concrete di cui ha bisogno la nostra Chiesa diocesana, ha raccontato il nostro pastore.
Il pastoralista ha evidenziato che le Unità pastorali sono una forma concreta di realizzazione delle indicazioni conciliari che chiedono alle comunità di non camminare da sole, ma di essere espressione sul territorio di un cammino di fede; dallaltra sono caratterizzate dallesigenza missionaria, oggi più forte che mai, come Papa Francesco ci sta ricordando. Così le comunità insieme, nella forma delle Unità pastorali, escono dalla prospettiva un po più intraecclesiale e si pongono la domanda come essere annunciatori del Vangelo in questo territorio. Laltra idea di fondo sottolineata da don Villata è che le Unità pastorali non sono nemmeno una possibilità solo per fare delle cose insieme laspetto programmatico -, quanto per imparare a pensare insieme, a leggere il territorio, a progettare insieme e avere delle mete comuni. È unidea molto feconda sottolinea mons. Alfano – che ribalta un po il nostro agire pastorale concreto e spinge a guardare più lontano e a porsi degli obiettivi comuni, nel rispetto delle diversità delle singole esperienze.
Unottima impressione di don Villata è quella che ha avuto don Michele De Martino, vicario episcopale per il clero: È stato un relatore lucido e appassionato, che ci ha parlato dellidentità e del percorso delle Unità pastorali, tenendo conto del ruolo dei sacerdoti, dei religiosi e dei laici, spiega don Michele. Noi aggiunge il vicario episcopale per il clero siamo in cammino da un po di tempo con lesperienza delle Unità pastorali. Per questo le parole di don Villata sono state di incoraggiamento per chi già sta camminando più speditamente e unoccasione di riflessione e valutazione per coloro che sono più titubanti in modo da poter decidere per il meglio. È stato interessante, per don Di Martino, la sottolineatura da parte di don Villata, della progressività con cui procedere e del ritmo che non può essere uguale per tutti. Limportante è capire che le Unità pastorali sono uno strumento adatto allimmagine di Chiesa corrispondente ai nostri tempi.
Oltre allintervento del relatore i sacerdoti si sono riuniti in laboratori, durante i quali ci si è interrogati sul cammino fatto e su cosa è piaciuto della relazione di don Villata. Tutti hanno apprezzato il relatore, dice don Michele. I sacerdoti si sono lasciati stimolare e provocare da un cammino che viene da lontano ma che deve ancora continuare. Sono venute fuori le positività ma anche le difficoltà che stiamo incontrando a vari livelli. È stata, ad esempio, evidenziata la necessità di una maggiore formazione sia nel laicato sia nel presbiterio, come pure il bisogno di indicazioni operative comuni da condividere, chiarisce il nostro arcivescovo.
Questappuntamento dellaggiornamento del clero si inserisce in un cammino, sottolinea don Di Martino, che è iniziato a gennaio con la lectio dellarcivescovo nelle Unità pastorali, poi proseguito con incontri laboratoriali sempre nelle Up. A fine giugno ci saranno gli incontri con le Unità pastorali delle 4 Zone della diocesi per verificare il lavoro fatto e programmare il convegno ecclesiale del prossimo autunno.
di Gigliola ALFARO