Fatti per essere uomini e donne di… Parola: Adulti di AC sale e luce con i suoi testimoni

Maria, donna del sì, che gioisce con noi l’8 dicembre, festa dell’adesione associativa, ci ha accolti nella chiesa a lei dedicata, come Madonna del Rosario, a Capo di Sorrento, sabato 10 giugno, complici di significatività e grandiosità uno scenario naturale straordinario e la disarmante accoglienza di don Mario Cafiero, vicario generale. Una decisione coraggiosa quella di concludere il nostro itinerario formativo dell’anno “Fatti di voce” lì, un luogo certamente difficile da raggiungere per i rallentamenti sulla viabilità, causati dai numerosi mezzi che portano i turisti a vedere le meraviglie della penisola sorrentina. Eppure, spinti da un positivo sentire, abbiamo creduto nel felice esito della scelta. E così, partiti alle 9 del mattino in pullman, gli adulti di Ac della diocesi di Sorrento Castellammare di Stabia, si sono recati a Capo di Sorrento, vivendo il primo momento della giornata nella chiesa del SS. Rosario, attraverso la preghiera comunitaria, che ha proposto letture (At 1,8; Rm 10, 14-18), brani dall’Evangelii nuntiandi e dal messaggio di Papa Francesco per la giornata missionaria 2022, canti, la proclamazione del salmo 147 ,cui ha fatto eco l’illuminante ed esauriente riflessione di don Mario sull’ “obbligatorietà” e l’esclusività – per noi, comunità dei discepoli dell’unico Maestro – di rendere testimonianza a Cristo, secondo il suo mandato.

Come segno tangibile di impegno è stato chiesto agli animatori dei gruppi di portare un mucchietto di terra (simbolo del vissuto su cui tracciamo le nostre orme), appartenente al proprio luogo di vita, da versare in un vaso. Tutto il terreno raccolto è stato poi innaffiato, con un gesto volto ad indicare il dinamismo che dal buon nutrimento si genera. Infine, abbiamo fatto risuonare la campana in ceramica, consegnata ai gruppi durante gli incontri periodici nelle parrocchie, per ricordarci reciprocamente di “Essere un’Ac di … Parola, sale e luce con i suoi testimoni”. Infatti, il percorso di questo anno associativo ha consentito ai gruppi adulti di conoscere da vicino un “testimone”, proclamato beato perché ha dimostrato, mediante coerenza ed integrità di vita, l’appartenenza all’azione cattolica, operando con perseveranza e fiducia nei settori più disparati della vita: dal sociale al politico, dal giuridico al comune! Donne e uomini che hanno avuto ruoli decisivi, nell’associazione e nelle istituzioni, come Armida Barelli o Giorgio La Pira; altri, fautori di scelte coesive e conformi alla fede, come il “giudice bambino” Rosario Livatino o il “profeta del deserto “Carlo Carretto. “Testimoni oculari e auricolari”, secondo la felice definizione di Paolo VI, perché – come essenzialmente sostiene anche il Guitton – il laico è per essenza un testimonio: il suo stato è quello della testimonianza.

Il secondo momento della giornata ci ha permesso di seguire (nella bellissima sala teatro, profeticamente intitolata alla coppia Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini, impegnati nell’apostolato laico di azione cattolica), un breve video, che ha sintetizzato le vite dei nostri testimoni, e di confrontarci poi sull’interesse suscitato in merito alla loro attualità. Ogni animatore ha potuto illustrare l’efficacia del risultato raggiunto, secondo il buon suggerimento del filosofo Jankélévich “Quelle cose che bisogna fare, sono io che le devo fare”, non dimenticando che proprio il Concilio, sul testimone come operatore di fede, parla continuamente nei suoi documenti fondamentali (cfr.Lumen Gentium, 10-12; Ad Gentes, 21…)

Verso le 13:15, dopo le parole conclusive del nostro assistente unitario don Francesco Paolo Celotto e un intervento di don Maurizio Molino, vicario episcopale per il laicato, abbiamo regalato, a don Mario Cafiero, un libro, contenente le lettere di don Lorenzo Milani, e una targa, a ricordo della nostra visita in un tempo per lui di grazia, avendo festeggiato i suoi 25 anni di sacerdozio.

Dopo il pranzo, consumato in un’autentica atmosfera fraterna, ma prima della partenza, programmata per le ore 16.30, abbiamo avuto la possibilità di visitare i resti della Villa romana di Pollio Felice e la cappella gentilizia di S. Maria di Costantinopoli, che ci hanno resi orgogliosi di essere “Testimoni” del Creato.

di Anna Maria e Pasquale, Vicepresidenti settore adulti AC

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