4 Maggio 2025

Servizio Insegnamento della Religione Cattolica

Gli insegnanti di Religione in formazione: il secondo incontro con la dott.ssa Gaeta

Lunedì 28 aprile gli insegnanti di Religione Cattolica si sono incontrati nell’ex Seminario a Scanzano per riprendere il lavoro iniziato nell’appuntamento precedente con la dottoressa Angela Gaeta. In questo secondo step con la psicologa, l’argomento è stato: La tutela dei minori e delle persone vulnerabili: “prassi dell’agire tra accoglienza e relazione d’aiuto”.

 

Subito la dottoressa ci ha fatto capire come agire nelle situazioni che si presentano problematiche e ci ha illustrato la pista da seguire. Di fronte ad un alunno che manda segnali, bisogna fantasticare anche in modo negativo, e le fantasie dolorose non devono spaventarci, ma devono servire a farci entrare nel problema. Perché c’è un cambiamento di umore, aggressività, chiusura, allontanamento dai compagni, pensieri negativi? Se ci sono delle sensazioni premonitrici bisogna osservare il cambiamento e dimostrarsi pronti ad ascoltare il più possibile il disagio del ragazzo mostrandogli vicinanza.

 

Il primo passo è l’ascolto attivo, non invadente, è accogliere senza sentirci sconvolti dall’ansia, anzi gestire l’ansia è importantissimo. Accogliere senza passare la nostra preoccupazione, capire l’altro, recepire la sua difficoltà.  L’accoglienza è un seme, è la prima fase, bisogna dare tempo all’alunno di fidarsi. Bisogna fermarsi alla domanda fatta, senza andare oltre, aspettare. Non bisogna rompere il rapporto di fiducia, bisogna trovare il modo di continuare attraverso varie attività: lavori di gruppo con i compagni, disegni, collaborazione empatica, fare attenzione alle parole.

 

Bisogna lavorare sulle emozioni che fanno parte della vita e saper gestire quelle forti. Solo dopo una osservazione attenta si possono coinvolgere i colleghi e altri esperti presenti nella scuola e poi coinvolgere le famiglie.

Anche la famiglia va accolta, anche per loro infatti c’è un percorso difficile e bisognoso di aiuto.

Nella seconda parte del pomeriggio, ci sono stati i lavori di gruppo per ordine di scuola. La dottoressa ci ha presentato l’incipit di alcuni casi reali e ci ha invitato a elaborare una pista di lavoro sull’agire. Solo dopo aver ascoltato come ciascun gruppo ha pensato di affrontare la situazione, ci ha raccontato qual era la situazione effettiva e come si è agito nella realtà dei fatti.

Tutti i gruppi hanno individuato gli elementi da seguire: ascolto, pensar male, accoglienza del disagio, empatia. Le relazioni hanno colpito tutti i partecipanti che hanno seguito con interesse e attenzione. È stato molto triste ascoltare questi casi e ognuno ripensando ai propri alunni e ai loro problemi si è sentito in prima linea nell’accogliere il loro vissuto, a volte così doloroso.

Prof.ssa Fatima Attardi


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