Un giovane, un Vescovo e due testimoni sarebbero più che sufficienti. In teoria il Sacramento dell’Ordine potrebbe essere conferito anche in forma privata. O addirittura clandestina – come accade in certi angoli della terra in cui la chiesa è vessata da persecuzioni e ingerenze sgradite. Accade però, in questi casi, che tutta la chiesa diocesana che si raduna: parrocchie diverse, giovani e bambini, gli adulti, i nonni, due corali messe di fianco, tanti preti.
Perché i Sacramenti hanno sempre un valore ecclesiale. Nascono in seno alla comunità e mirano a servirla: sono il segno di quel che il Risorto desidera compiere attraverso il suo Corpo in questo tempo, in questa parte di mondo bisognosa di cura e Vangelo. Viviamo così l’Eucaristia. Nella certezza che a poco a poco, l’offerta del Figlio ci farà un solo Corpo, pur essendo noi tanti e tanto diversi, a volte così distanti.
È con questo spirito e questi sentimenti che ieri sera, presso la Concattedrale di Castellammare di Stabia, l’Arcivescovo Mons. Francesco Alfano, ha ordinato un nuovo diacono. A pronunciare le promesse, tra gioia e commozione, questa volta è lo stabiese Silvio Mascolo, originario della Concattedrale di Santissima Maria Assunta e San Catello.
Silvio ha svolto il suo servizio pastorale presso la parrocchia della SS. Trinità in Piano di Sorrento, a seguire presso la Parrocchia di Santa Maria la Carità ed attualmente presta servizio presso la parrocchia di S. Leone II in Gragnano. Ha conseguito il titolo di Baccalaureato in Teologia a Posillipo (PFTIM, sez. san Luigi).
Quanti erano presenti, ieri sera, hanno guardato la sua giovane vita rinnovata dallo Spirito Santo, non da spettatori, bensì da compagni, fratelli e amici. Tutti, in un modo o in un altro siamo stati provocati dal suo “Eccomi”.
Buon cammino, Silvio!