28 Luglio 2025

Polonia, un viaggio per ricordare che “Siamo nati per vivere”

Un viaggio, un pellegrinaggio, un’esperienza, un campo, un pezzo di vita, questi giorni in Polonia sono tante cose.

Tante cose ci stiamo accorgendo di avere nel nostro cuore, tanti pezzi talvolta discordi o contrastanti ma ogni fibra di carne che pulsa ci ricorda che siamo nati per vivere, non per morire o semplicemente sopravvivere.

E va bene così, con tutti questi pezzi di storia dentro e fuori di noi. La Parola di Dio ci sta accompagnando in questo tempo, come filo di Arianna tra le nostre mani, un filo donatoci da chi ci ama, proprio come nel mito, così la Parola dei salmi delle salite ci sta guidando nei labirinti del nostro cuore alla scoperta dei suoi abissi e delle sue possibilità di innalzarsi dalle tenebre e dall’angoscia di ciascuno di noi all’amore che nel “noi” trova la sua pace.

Di nuovo in treno, dopo aver svoltato il primo giro di vasche, ci lasciamo Cracovia alle spalle.
Il pellegrinaggio ad Auschwitz Birkenau, un tuffo al cuore. Toccare con gli occhi quelle storie, quei frammenti di vite spezzate, di pezzi resistenti a quell’odio, di cuori che ostinatamente sono rimasti attaccati alla vita che solo nell’amore trova senso, anche all’inferno. Forse questa è la speranza che possiamo coltivare, la via per rimanere vivi in mezzo a ciò che inferno non è, scovare la luce sempre possibile, e darle spazio, dentro e fuori di noi.

La visita alla miniera di sale, è stata un’esperienza iconica.
Siamo scesi oltre trecento metri nelle profondità della terra, è stato come scendere nelle profondità del nostro cuore. Tanta roba di cui percepiamo solo una piccola parte.
Scendere nelle viscere ti fa scoprire che il tuo cuore non sempre è integro, spesso in esso coabitano desideri, motivi, passioni, paure, solitudini. Sembrerebbe che la soluzione sia epurare, eliminare i pezzi che non entrano nella partitura; al contrario, Gesù di Nazaret ci ha insegnato che niente va perduto, tutto raccolto, in ogni pezzo di carne e di cuore c’è redenzione. Occorre attraversare questi labirinti, solo allora scopriremo che il laccio si è spezzato e saremo allora liberi di vivere nell’amore.

Don Filippo

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