Dall’11 al 16 agosto, a Roccamonfina (CE), presso il Santuario della Madonna dei Lattani, si sono svolti gli Esercizi Spirituali dell’Ordo Virginum della nostra Diocesi a cui hanno partecipato anche 4 vergini consacrate della Campania
Il luogo nella sua bellezza, semplicità ed essenzialità, ha contribuito ad immergerci immediatamente nel clima degli Esercizi. La giornata era scandita dai tempi di preghiera liturgica delle Lodi e Vespri, dalla Celebrazione Eucaristica, dalla meditazione personale e dall’adorazione. A sera, la “collatio” era vissuta in un clima di convivialità e condivisione fraterna.
Le riflessioni di p. Paolo De Giacomo, nostro Eremita di Città, sono state “innovative” da un punto di vista metodologico: infatti, erano supportate da tecniche e dinamiche di gruppo che coinvolgevano nel profondo. Attraverso esercizi pratici, meditazione profonda personale e di gruppo, siamo riusciti ad appropriarci di una bellezza e conoscenza nuova della Parola
Sorprendente è stata la frase di p. Paolo all’introduzione della prima meditazione: “Lasciate la lamentela cronica…!”. È stato l’incipit per liberare cuore, mente e volontà dalla “folla dei pensieri” che ognuna di noi si portava dentro. Fare spazio allo Sposo per lasciarsi riempire di Lui…!
I brani evangelici proposti hanno guidato ognuna di noi a individuare il qui e ora nell’attesa dello Sposo. Come Ordo e singola Consacrata, siamo state sollecitate ad una continua e profonda trasformazione del PRESENTE, per non restare bloccate nel passato e nemmeno preoccupate dall’ansia del futuro. Vivere l’oggi di Dio significa accettare tensioni, emozioni, stati vari dell’IO che intervengono nelle nostre relazioni e nel nostro fare quotidiano. Spesso creano conflitti, incomprensioni e perciò hanno bisogno di ritrovare equilibrio per stabilire relazioni sincere e profonde.
Per creare un clima di dialogo con noi stessi, con Dio e con gli altri, va’ spalancata “la porta della FIDUCIA senza sospetti né diffidenze, senza pretese, né gratificazione alcuna… Così, anche, la nostra PREGHIERA umile e riconoscente, esprimerà il nostro modo di vivere la bellezza della nostra consacrazione e la gratitudine al Signore sempre soprattutto nei momenti bui e nelle diverse tappe della vita. E l’abbandono nella PROVVIDENZA ci spingerà a una testimonianza coerente e ad una missione feconda e responsabile nel mondo e nella Chiesa perché il futuro non ci appartiene: è nelle mani di Dio!
La presenza del nostro Vescovo, a conclusione degli EE.SS, ha sigillato questa esperienza di grazia e ha sollecitato tutte noi a custodire, con cuore umile e obbediente, l’invito di Paolo ai Filippesi di “Rallegrarci sempre nel Signore”.
Maria D’Amora, OV Sorrento-C/mare di Stabia
QUALCHE TESTIMONIANZA
Il desiderio di una maggiore intimità con Gesù sposo e di fraternità con le sorelle mi ha accompagnato per tutta la settimana.
La guida fraterna di padre Paolo mi ha condotto per mano:
1) a fare memoria del cammino (anche doloroso) fatto, abbandonando la tentazione della delusione o dell’illusione, riferita al passato e al futuro, per rinnovare la grazia del “qui ed ora” della nostra vocazione di vergini consacrate, chiamate ad essere discepole del Signore e, nel mondo, testimoni gioiose e maestre credibili di umanità e amabilità;
2) ad una sana revisione di vita, in un percorso di analisi delle relazioni, tesa a focalizzare e smascherare atteggiamenti che ostacolano l’unione con Dio e i fratelli;
3) a fare nuovi piccoli passi di conversione (distacco dalla superficialità, invito alla sobrietà, fedeltà al ritmo della preghiera, cura nel custodire – con l’olio della grazia – la gioia interiore);
4) a “intercedere condividendo”.
Silvia, OV di Teano-Calvi
Quando ha preso forma l’idea di questi Esercizi Spirituali, ho cominciato ad attenderli e desiderarli come non mai, perché da tempo volevo un periodo di pausa per stare sola con il Signore, senza interferenze, ma non riuscivo a concretizzarlo. Così immaginavo questi giorni in un silenzio totale, in cui potesse risuonare solo la voce dello Sposo, dato che, nel quotidiano, quella voce è a volte soffocata dalle tante situazioni a cui mi dedico e da cui mi lascio sopraffare.
Ebbene, la realtà è stata ben diversa dalle aspettative: questi esercizi sono stati per me un’esplosione sonora di gratitudine, di grazia e di gioia, grazie al “dove”, al “come” e alla guida sapiente e fraterna di padre Paolo.
Immensa è stata la gioia interiore, per il sentirsi sempre scelta, amata e consolata da Dio; gioia che ha “provocato” in me l’impegno fermo a lasciarmi plasmare maggiormente dalla Parola per essere tutta del mio unico Sposo e poter, con la mia vita, parlare di Lui e della sua misericordia. Immensa, però, è stata anche la gioia esteriore, per il dono della sororità e per la possibilità di conoscerci maggiormente, di raccontarci e confrontarci, di scherzare ma anche di pensare al futuro, con serietà e speranza!
Questi esercizi “non ignaziani” mi hanno segnata profondamente; a volte il Signore ci guida per strade “altre”, ma se ci affidiamo, non possiamo che averne vita nuova: “Pietra sei, carne diventi”.
Laura, OV di Sorrento-C/mare








