Da giovedì 18 a domenica 21 settembre, la città mariana di Pompei ha accolto oltre cinquecento pellegrini provenienti da tutta Italia – e non solo – per celebrare i cinquant’anni di storia di Fede e Luce, il movimento nato in Francia nel 1971 dall’intuizione di Jean Vanier e Marie-Hélène Mathieu, e giunto in Italia nel 1975. Un anniversario non solo da ricordare, ma soprattutto da vivere nella gioia, nell’amicizia e nella condivisione della fede.
Il tema scelto per l’incontro nazionale, “Grandi cose ha fatto per noi”, ha fatto da filo conduttore ai tre giorni di celebrazione e fraternità. Nel cuore dell’evento, il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei ha aperto le sue porte ai pellegrini per momenti di preghiera comunitaria, celebrazioni eucaristiche, laboratori e spazi di riflessione, alternati a esperienze di festa e di incontro.
Particolarmente significativa è stata la celebrazione presieduta da mons. Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, che ha richiamato con forza come la vera ricchezza di ogni comunità non risieda nei beni materiali, ma nell’amicizia con il Signore, fondamento autentico di ogni legame di amore.
Le testimonianze, le attività creative, i momenti di ascolto e di fraternità hanno reso visibile ciò che Fede e Luce porta avanti da mezzo secolo: la convinzione che la debolezza, la fragilità e la disabilità non sono ostacoli, ma luoghi privilegiati in cui Dio si manifesta con la potenza della sua tenerezza.
A Pompei, ancora una volta, la comunità ha fatto esperienza che quando si cammina insieme, condividendo la gioia del Vangelo, davvero “grandi cose ha fatto il Signore per noi”.






