Lunedì 1° dicembre, nella prima settimana di Avvento, presso il Santuario del Sacro Cuore a Scanzano, si è svolto il tradizionale incontro di spiritualità per gli insegnanti di religione, con l’autorevole presenza dell’Arcivescovo Mons. Francesco Alfano.
La meditazione e i laboratori sono stati guidati dal Vicario per la pastorale don Nino Lazzazzara che, grazie alla sua esperienza e al suo carisma, è riuscito a coinvolgere in maniera attiva i docenti, invitandoli a “diventare i personaggi” presenti nel brano evangelico della guarigione del figlio del funzionario reale (Gv 4, 46-54).
Il laboratorio ha offerto agli insegnanti la possibilità di lavorare su se stessi e sulla personale testimonianza di fede. Mettersi nei panni di quei personaggi è stato come mettersi in discussione: momento magico e, allo stesso tempo, così profondamente umano. Abbiamo sentito tutta la tristezza, l’angoscia e il dolore, di fronte alla malattia, di quegli uomini e di quelle donne ma anche il loro stupore e la loro gioia per la guarigione perché sono il nostro stesso dolore per le cose brutte e la nostra stessa gioia per quelle belle.
Il credente non è colui che ha l’ ”esenzione dal dolore” ma può decidere come attraversarlo e trasformarlo mediante la sua fede. La differenza sta tutta qui, nella risposta di ognuno di fronte all’incontro con la persona e le parole di Gesù: possiamo decidere di restare testimoni silenziosi di un fatto oppure essere annunciatori gioiosi di un evento, come i servi che vanno incontro al funzionario per esclamare <Tuo figlio Vive>. Possiamo, inoltre, decidere di avere la fede semplice e trasformante del funzionario che, credendo alla parola dí Gesù, si è messo in cammino.
E noi?… A che punto di questo cammino di fede ci collochiamo?
Chi non crede si ferma perché ha bisogno di certezze immediate e tangibili, fatte di segni e prodigi. Il credente, invece, è una persona sempre in cammino, disposta ad abbandonare ogni certezza terrena per andare incontro ad un’unica certezza: chi cammina con Gesù non verrà mai deluso! Siamo chiamati ad essere, come don Nino ha evidenziato, “Pellegrini di Speranza” per andare incontro agli altri con tutte le loro sofferenze, incertezze e gioie che sono anche le nostre…
Ed è così che anche questo tempo di Avvento può diventare per noi un cammino coraggioso, con Lui, verso le periferie dell’esistenza, verso il cuore di chiunque incontriamo; ed è così che possiamo diventare, per Lui, tessitori di speranza.
L’incontro si è concluso con l’intervento incisivo del nostro Arcivescovo che ha voluto sottolineare come la pagina del Vangelo del passato, ascoltata e contemplata, sia entrata a pieno titolo nella nostra storia. “Che potenziale ha la Parola di Dio!” “Che potenziale avete anche voi nel vostro servizio!”
E ci ha lasciato con una provocazione: entrare nella pagina del Vangelo con quello che viviamo oggi come educatori. “Chi è questo figlio che muore? Ci sono il bambino, il ragazzo, l’adolescente che abbiamo di fronte; e chi è questo funzionario del re che va a chiedere a Gesù? Ci sono gli adulti, gli educatori… CI SIETE FORSE ANCHE VOI!”
A conclusione dell’incontro abbiamo ringraziato i colleghi prof. Antonino Ralvelli e prof. Gennaro Comentale per la preziosa collaborazione offerta all’ufficio in questi anni ed accolto i nuovi referenti informatici, i prof. Luigi Gargiulo e Modestino Nastri.
Prof.ssa Pasca Cosma










