Noi seminaristi della diocesi abbiamo vissuto, come da tradizione, l’esperienza di un tempo di ritiro e vacanza con il nostro vescovo al termine del periodo estivo. Quest’anno la meta è stata la magnifica Firenze, città culla del rinascimento italiano, spazio che nel tempo è divenuto luogo, scrigno di arte e di fede viva. Passeggiando tra i suoi vicoli e ammirando la storia intorno a noi ci siamo immersi nei suoi tesori per capire se e come parlano, oggi, a noi uomini contemporanei.
Pietre, volti, sguardi, mani, condivisione e silenzio…sono stati questi i veicoli che Dio ha utilizzato in questi giorni per avvicinarsi a noi.
Il servizio svolto da Sandro e Lauro, adulti dal cuore giovane, che credono ancora che il Vangelo è parola viva e lo testimoniano nel loro impegno, rispettivamente come diacono della diocesi di Firenze e addetto alla cura dei beni culturali della diocesi l’uno mentre l’altro come propugnatore della vita del prete Don Lorenzo Milani.
Il tempo trascorso con loro ci ha pro-vocati nel vivere in questo tempo che non accetta facilmente segni, ad essere noi stessi, con la nostra povera vita, segno del Cristo risorto e vivente, senza appiattirsi ma “mirando in alto”.
L’esperienza poi con i monaci di Gerusalemme e i monaci di San Miniato al Monte ci ha dato il vulnus di ogni attività umana, lo stare, la contemplazione, da cui scaturisce ogni azione. L’incontro con queste due realtà è stato arricchente proprio perché ci hanno invitato ad osare la contemplazione in un mondo in cui si pensa solo all’azione e ad un fare scomposto e narcotizzante.
In tutto questo abbiamo vissuto tempi di condivisione e preghiera tra di noi, ci siamo condivisi l’esperienza estiva vissuta, abbiamo mangiato le dolcezze del luogo e ci siamo ri-trovati come compagni di viaggio pronti per ricominciare il seminario tra pochi giorni.
I seminaristi








