A Lourdes l’esperienza di due sposi volontari

Anna e Alfonso sono una coppia di novelli sposi che hanno vissuto il pellegrinaggio a Lourdes come volontari. “Da tempo chiedevo ad Alfonso di fare questa esperienza, il momento è arrivato dopo il matrimonio. Certamente, non è stato un classico viaggio di nozze perché non abbiamo avuto modo di stare molto insieme fisicamente, ma nella preghiera sì”, dice Anna. Per Alfonso, non è stato il primo pellegrinaggio a Lourdes, dove è andato per la prima volta nel 2010. “Quest’anno – spiega – ho sentito di dover portare anche mia moglie. È un viaggio particolare con uno scopo specifico: aiutare chi è meno fortunato di noi”.
 
Per Anna, “questa è stata un’esperienza importante, che mi ha aiutato e cambiato”. Poi si interrompe commossa. Il marito evidenzia come “ogni anno l’esperienza sia diversa” perché permette di incontrare “persone diverse con varie patologie”. “Quando vedi un malato sofferente – aggiunge Alfonso – pensi: e se fosse mio padre al suo posto? Così nasce un legame speciale e ti prendi cura di lui con amore. A Lourdes si fanno cose che non penseresti mai”.
 
Lourdes ha regalato anche momenti particolari, che difficilmente si potranno dimenticare. “Il mio momento è stato mercoledì notte: ero in ospedale per fare la notte, ma alle due decido di andare alla grotta. Pioveva dappertutto, tranne che alla grotta. Eravamo in 4 o 5. Ognuno era lì a pregare per una sua intenzione. Vedevamo cadere la pioggia, ma a noi l’acqua non arrivava”, racconta il marito. “Per me – afferma la moglie – sono stati diversi i momenti che non dimenticherò: per me è stata una continua scoperta, un continuo sorprendermi di quello che sono riuscita a fare per gli altri. Un momento che mi ha particolarmente emozionato è stato rivedere persone che ho conosciuto in passato in contesti diversi e abbracciarci tutti. È stata anche una possibilità di riconciliazione con persone che da tempo non vedevo”.
 
A Lourdes, attraverso il loro volontariato, i due sposi hanno potuto sperimentare che è più bello donare rispetto a ricevere: “Il volontariato ti arricchisce, ti riempie, ti sorprende confrontarti con persone, anche giovani che soffrono, ma piene di speranza”, dichiara Anna.
 
Guardando al futuro, la moglie ammette che sono tante le paure: “Da quando ci siamo conosciuti e non solo da quando ci siamo sposati ci sono dei timori, perché non ci si conosce mai abbastanza, perché la vita ti mette di fronte a delle difficoltà che non ti aspetti. La fede ci può aiutare ad affrontare in maniera diversa proprio i momenti difficili”. “Le paure in una coppia normale non mancano – ammette Alfonso -, come può essere quella di perdere il lavoro”. Ma c’è anche tanta speranza nel cuore: “Innanzitutto – sostiene Anna -, di poter vivere altri momenti come questo vissuto a Lourdes. Sarebbe bello poter festeggiare a Lourdes il venticinquesimo o cinquantesimo di matrimonio, rinnovando le promesse, come hanno fatto quest’anno alcune coppie, ed essere innamorati come oggi”. “La mia speranza – aggiunge Alfonso – è di poter continuare a venire a Lourdes ogni anno a ottobre. Perché senza la fede non si può andare avanti”.
 
(continua)