AC Adulti: lungo la linea Gustav per ricordarci che siamo “non più schiavi, ma fratelli”

Un pezzo di storia italiana che l’AC adulti ha voluto rivivere il 2 giugno in un itinerario di fede, arte e cultura, per ricordare che la pace è una conquista che bisogna guadagnarsi ogni giorno, senza dare nulla per scontato.
Con questo animo siamo partiti sulle orme di San Benedetto per Montecassino, dove il silenzio, le infinite croci bianche e l’immensa scritta PAX che accoglie i pellegrini all’interno di questa meravigliosa abbazia, ci hanno catapultato nel dramma vissuto da tanti fratelli e sorelle durante questo terribile periodo che è stato la seconda guerra mondiale.
Tutto questo è stato ancora più palpabile nella visita al Parco della Memoria storica di San Pietro Infine, un paese spezzato via dalla violenza. Ottomila morti in poco più di 100 Km, ovvero 2 morti ogni metro, che ci testimoniano la ferocia di una guerra e la sofferenza della popolazione che stremata, era costretta a scappare in grotte anguste e piccolissime per riuscire a trovare rifugio ai continui bombardamenti e razzie a cui i paesi erano sottoposti. E’ impressionante visitare ed immaginare che in quelle grotte così piccole fossero ammassate circa 500 persone.
Papa Francesco, nel messaggio letto durante la celebrazione della XLVIII giornata mondiale della pace, ci ha ricordato il difficile compito a cui tutti gli uomini sono chiamati, ovvero quello di vivere uniti prendendosi cura l’uno dell’altro. Tutto ciò è venuto meno durante quel tragico periodo, vissuto anche dalla nostra cara Italia e che ha visto il rifiuto totale della comunione con i nostri fratelli.
E’ importante quindi meditare e ricordare questi momenti, perchè si lotti sempre per la pace, foriera di comunione e frutto dell’amore che ogni uomo ha per suo fratello.

 

di Valentina BUCCIERO