«Il forestiero dimorante fra voi lo tratterete come colui che è nato fra voi; tu lamerai come te stesso perché anche voi siete stati forestieri in terra dEgitto. Io sono il Signore, vostro Dio».
(Lv 19,34).
Carissimi,
dopo un lungo percorso di Preghiera, di ascolto della Parola di Dio e di riflessione della Comunità Diocesana sul tema dellACCOGLIENZA per gli immigrati è finalmente giunto il momento delleffettivo arrivo di questi nostri fratelli più deboli.
La modalità scelta dalla nostra Diocesi è quella dellarrivo dei migranti con i Corridoi Umanitari dai campi profughi dellEtiopia, attivati dalla CEI tramite Caritas Italiana con un protocollo di intesa con il governo italiano.
I Corridoi umanitari sono canali sicuri e legali di arrivo dei migranti con particolari situazioni di vulnerabilità e lEtiopia è attualmente il Paese che accoglie il maggior numero di rifugiati in Africa, si stima che siano 850.000.
La nostra Diocesi accoglierà 19 persone di nazionalità sudsudanese ed eritrea presso lex seminario arcivescovile di Sorrento e presso una Famiglia disponibile allaccoglienza.
IL PONTE è il nome scelto per questa opera segno, quasi a voler rimandare a quello che luomo riesce a costruire per superare le difficoltà. I beneficiari arriveranno il prossimo 27 febbraio presso laeroporto di Roma -Fiumicino.
Queste persone arriveranno regolarmente con un visto a territorialità limitata per motivi umanitari, pertanto una volta stabilitisi inizieranno le procedure per la richiesta di protezione internazionale.
Laccoglienza sarà organizzata con le regole di un altro progetto di Caritas italiana: Protetto rifugiato a casa mia, ovvero i beneficiari, durante la giornata, verranno affidati alle comunità parrocchiali. I parroci si impegneranno a trovare una famiglia tutor, ossia persone che si renderanno disponibili ad accompagnare i beneficiari nel percorso di accoglienza e integrazione e che si interfacceranno con gli operatori della Caritas diocesana che curerà i numerosi aspetti giuridici e pratici che riguardano lACCOGLENZA creando una RETE di sostegno nel nostro territorio.
Si ribadisce che obiettivo del progetto è quello dellintegrazione nei tempi stabiliti ( speriamo in un anno e qualche mese ) pertanto si auspica limpegno di tutta la Diocesi affinché questi nostri fratelli possano sentirsi parte integrante della nostra comunità.
Augurandovi ogni bene vi salutiamo fraternamente.
LEquipe Caritas e
Il direttore della Caritas Diocesana
don Mimmo Leonetti