30 Gennaio 2025

Ad Arola la Celebrazione Ecumenica della Parola di Dio

Mercoledì 29 gennaio alla Parrocchia di Sant’Antonino Abate di Arola, Vico Equense, ha avuto luogo, alle ore 18 30, la Celebrazione Ecumenica della Parola di Dio in occasione della SPUC (Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani) 2025 dal titolo “Credi tu questo?” (Gv 11,26).

È stata presieduta da Mons Francesco Alfano, nostro Arcivescovo, da Alberto Rocchini, Pastore luterano della Chiesa evangelica luterana di Torre Annunziata e da Franco Mayer, Pastorale metodista valdese Pastore della Chiesa evangelica di Salerno e diaspore di Albanella e Ottaviano.

L’incontro è stato organizzato dal Servizio Ecumenico ed Interreligioso della Diocesi Sorrento/Castellammare di Stabia, nella persona del delegato e dalla parrocchia che ha ospitato, anche con la bella partecipazione della Schola Cantorum parrocchiale. Era presente il diacono Francesco Soldatini.

Quest’anno il sussidio utilizzato è stato affidato dal DPUC (Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani) e dal CEC (Consiglio Ecumenico delle Chiese) alla Comunità Monastica di Bose, monaci e monache di chiese diverse, con il priore attuale fratel Sabino Chiala’.

Dolo l’introduzione alla Preghiera del Pastore Mayer, che ha fatto una breve catechesi sull’Ecumenismo, lasciando varie immagini per far comprendere l’essere Fratelli in Cristo nella diversità della Confessione cristiana (come ad esempio l’immagine di una tagliata di frutta, dove è tutta frutta quella che sta nello stesso piatto, ma ogni frutto conserva la sua specificità), con il canto c’è stata la processione introitale in cui il diacono ha portato solennemente l’evangeliario.

Durante la preghiera, invece del testo di Gv 20, 24-29, proposto nello schema della SPUC, è stato proclamato Gv 11, 1-4.11.20-27 per richiamare ancora più direttamente il tema di quest’anno “Credi tu questo” (Gv 11,26).
Sono seguiti i tre interventi dei tre concelebranti, sintetici e significativi. Se il Pastore luterano ha sottolineato l’importanza della fede come fonte di speranza, il Pastore valdese, quasi con un gioco di parole, ha concluso il suo sermone dicendo che non basta una fede predicata se non è praticata. Il terzo intervento è stato dell’Arcivescovo che ha colto, ispirato dallo Spirito, le tre differenti modalità di comportamento davanti a Gesù, nostro Signore, dei tre fratelli, Marta, Maria e Lazzaro, richiamando l’essere Fratelli nella diversità delle Confessioni cristiane.
La partecipazione dell’assemblea è stata molto attenta e a conclusione della preghiera ho raccolto, personalmente, tanti feedback positivi, che mi sono giunti anche con messaggi inviati attraverso il cellulare, a testimonianza che questi momenti di comunione non solo sono ben accetti ma devono essere proposti anche in altre occasioni oltre la SPUC.

Concludo riportando, a senso, quello che il Pastore Mayer ci ha confidato quando siamo rientrati in sagrestia, contenti anche per la gioia raccolta tra i partecipanti alla preghiera: nel 2025 dovremmo meravigliarci del fatto che sia ancora necessario pregare per l’Unità dei Cristiani, perché dovrebbe essere qualcosa di già assodato!
Proprio perché non è ancora così, è necessario organizzare eventi in cui vivere e far risplendere la Comunione tra le diverse Confessioni cristiane.

Don Raffaele Scarpato

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