CPS Comunità di promozione e sviluppo

Alla CPS di Castellammare di Stabia, un dibattito aperto sul tema delle migrazioni

Venerdì 14 Febbraio, presso la CPS di Castellammare di Stabia, si è tenuto un interessante dibattito sul tema della migrazione. All’incontro, in prima fila come sempre sensibile alla tematica, il nostro Arcivescovo Mons. Francesco Alfano.

Ad aprire il convengo, con i consueti saluti, il Dott. Francesco Somma, presidente dell’ONG, che ha sottolineato la necessità di comprendere: “Quali sono i fatti concreti se parliamo di immigrazione, perché troppo spesso si parla per inutili slogan. Proviamo a ragionare in termini più concreti e parliamo con i diretti interessati.”

Si sono susseguiti durante la serata, una serie di interventi di un certo spessore, emotivi e tecnici. Il primo, è stato quello del Dott. Matar Coura Gueye, Segretario Associazione Senegalesi di Napoli. Matar è giunto in Italia con un visto di studio per specializzarsi all’Università Orientale. Si reputa fortunato per tal ragione. La sua esperienza testimonia che la gente del suo popolo, non viene in Italia solo per prendere, ma anche per dare qualcosa e formarsi.

Acceso e sentito è stato l’intervento del Dott. Emilio Mesanovic, Mediatore culturale e attivista dei diritti umani. Ci racconta che il suo lavoro, è diventato complesso, perché oggi come individui, abbiamo perso qualcosa di importante: l’empatia. I nostri governi si occupano di fare leggi anti umane, la negazione della dignità dell’individuo in questo momento storico la fa da padrone.

Commovente le parole di Elhadj  Oumar Persanty Bah, volontario Servizio Civile ONG CPS, che ha letto una lunga lettera in cui raccontava di quanto il suo cuore fosse ferito e delle responsabilità che interessano L’Europa e l’Africa sulla questione migranti.

Le conclusioni dell’Arcivescovo Mons. Francesco Alfano, sono state calzanti e dense di significato: “Abbiamo raccontato storie, persone che ci hanno aperto un po’ del loro mondo. E quando una persona incontra un’altra, cadono tanti pregiudizi e ci si accorge che quella persona sta parlando anche di te. Nel mio cuore sono passati diversi sentimenti durante l’ascolto. Se parlassimo di più, se ci aprissimo di più all’ascolto, troveremmo certamente qualcosa di comune, un fondo comune. E potremmo passare cosi dalla tolleranza alla fraternità. Viviamo la paura dell’incapacità culturale di accettare le diversità.”

Il presidente della CPS, nel salutare e ringraziare i presenti, ha ricordato Don Gennarino Somma, il suo operato e la sua convinzione nel dover essere, più che tolleranti verso l’altro, accoglienti.

Clelia Esposito