Servizio Ecumenismo e dialogo interreligioso

Alla pandemia del virus vogliamo rispondere con l’universalità della preghiera

L’invito ecumenico del Papa per il 25 marzo

In questi momenti di allarme collettivo che stiamo vivendo riscopriamo di essere connessi nella fede e che nessun confine ormai ci separa dagli altri: è un tempo fecondo anche per il dialogo ecumenico. Solo una visione universale, infatti, può renderci segno di quella saggezza e di quell’umanesimo che viene dalla fede.

A tal proposito, si è fatto forte l’invito di Papa Francesco per «proporre a tutti i cristiani di unire le loro voci verso il Cielo». Nel concludere, domenica scorsa, la preghiera dell’Angelus, il Papa ha invitato «i Capi delle Chiese e i leader di tutte le Comunità cristiane, insieme a tutti i cristiani delle varie confessioni, a invocare l’Altissimo, Dio onnipotente, recitando contemporaneamente la preghiera che Gesù Nostro Signore ci ha insegnato. Invito dunque tutti a farlo parecchie volte al giorno, ma tutti insieme, a recitare il Padre Nostro mercoledì prossimo 25 marzo a mezzogiorno». Nel giorno in cui «molti cristiani ricordano l’annuncio alla Vergine Maria dell’Incarnazione del Verbo, possa il Signore ascoltare la preghiera unanime di tutti i suoi discepoli che si preparano a celebrare la vittoria di Cristo Risorto».

Preghiere, solidarietà e vicinanza, sono state espresse, in queste ore, anche dal Patriarca ecumenico di Costantinopoli. Bartolomeo nei suoi messaggi «esalta lo spirito di sacrificio e il coraggio che sta mostrando tutto il personale della sanità pubblica italiana ed esprime la sua gratitudine per gli sforzi immani che si stanno compiendo al fine di aiutare tutti i malati». Allo stesso tempo il Patriarca si dice vicino ai familiari di tutti i fratelli che hanno perso la battaglia contro il perfido virus» e sottolinea che «durante la Sacra Quaresima rivolgerà continue preghiere al Signore e Salvatore Gesù Cristo, per la cura dei malati, l’eterno riposo di coloro che hanno perso la vita e il conforto dei loro parenti». «Vivremo questo periodo come un cammino del deserto, per giungere in sicurezza alla Terra Promessa, quando la scienza, per grazia di Dio, vincerà la battaglia col virus. Forza, Dio è con noi!»

Infine, anche il Comitato di Presidenza del Consiglio Regionale delle Chiese Cristiane della Campania, che dal 2009 riunisce 13 Chiese Cristiane presenti nel nostro territorio regionale, ha sentito il bisogno di manifestare la propria vicinanza condividendo un ricco commento al Salmo 27, con l’invito a a confidare nell’amore misericordioso di Dio sempre fedele alla sua alleanza.

In allegato il link del comunicato: http://www.crccc.it/carissimi-e-un-comunicato-dal-consiglio-di-presidenza-del-consiglio-regionale-delle-chiese-per-questo-tempo-di-pandemia/

Diventano oggi ancora più attuali le parole di Paolo VI nell’Evangelii Nuntiandi: «La forza dell’evangelizzazione risulterà molto diminuita, se coloro che annunciano il Vangelo, sono divisi tra di loro da tante specie di rottura. Non sarebbe forse qui uno dei grandi malesseri dell’evangelizzazione? Infatti, se il Vangelo che proclamiamo appare lacerato come potrebbero quelli a cui è rivolta la nostra predicazione non sentirsene turbati, disorientati, se non addirittura scandalizzati? Sì, la sorte dell’evangelizzazione è certamente legata alla testimonianza di unità interna della Chiesa» (77).

Solo se uniti, la Chiesa, anche e soprattutto in questo tempo, sarà pienamente credibile nel suo annuncio di Cristo morto e risorto.