Amore da celebrare, condividere e consumare

Sabato, 2 febbraio scorso, l’Arcivescovo mons. Francesco Alfano, accogliendo l’invito dell’Usmi diocesana, ha celebrato nella basilica di Santa Maria del Lauro a Meta di Sorrento, splendido portale mariano della penisola sorrentina, la festa della “Presentazione al Tempio del Signore”.
La solenne celebrazione eucaristica è stata il vertice di una mattinata vissuta dalle Religiose nel giorno dedicato a tutti i consacrati: sin dalle prime ore del mattino, si erano radunate nell’Auditorio della basilica oltre centocinquanta suore provenienti dalle comunità della diocesi.
Dopo la comune preghiera delle lodi, mons. Alfano, reduce della visita ad limina, ha comunicato all’assemblea pensieri ed emozioni provenienti dall’incontro con il Papa.
Ha continuato poi la sua riflessione sul tema della giornata, “La vita consacrata oggi: identità e testimonianza” commentando il testo ai Corinti 12,31-13,13.
 
La meditazione appassionata dell’Arcivescovo al testo di Paolo ha offerto alle suore momenti di riflessione attenta sulla vita consacrata, sottolineando in modo forte il senso della consacrazione religiosa quale profezia “coessenziale” alla vita della Chiesa stessa.
Possano i consacrati, incarnare e testimoniare con la propria vita il progetto d’amore cantato da Paolo, siano sempre meglio e di più i testimoni umili e forti di ogni Parola di Gesù, inventando una più grande varietà dei colori dell’amore, e così splendere nella comunità dei credenti, più che con il loro fare, con il loro essere la forma e la luce dell’amore stesso di Dio tra gli uomini, somiglianti allo splendido fascio di fiori portato ai piedi dell’altare insieme al pane e al vino da consacrare.
Siano i consacrati esperti di fraternità e condivisione vissuta, i loro orizzonti siano sempre oltre i particolarismi e gli egoismi umani, richiamando così il destino eterno di ogni uomo.
Possa ogni consacrato vivere e “ consumare” l’amore che un giorno affascinò il suo cuore con l’invito ad un abbraccio proveniente dalle braccia stesse di Cristo inchiodate alla croce.
E’ stato questo l’invito e l’augurio lasciato dalla segretaria Usmi quando, alla fine dell’Eucarestia, con le mani del nostro Pastore, ha donato ad ogni comunità di suore, un “grembiule da consumare” quale segno di servizio scambievole e concreto.

 

di sorella Mimina PINTO