Assemblea generale della CEI 2023: il racconto di Mons. Alfano e Don Nino Lazzazzara

Si è tenuta dal 22 al 25 maggio, in Vaticano, presso l’Aula del Sinodo, la 77ª Assemblea generale della CEI.
L’assemblea si è aperta e conclusa con due interventi di Papa Francesco: lunedì 22, si è tenuto l’incontro riservato con i Vescovi e giovedì 25 quello con i referenti del Cammino sinodale, presso l’Aula Paolo VI. I lavori sono stati inaugurati dal Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.

Come di consueto, il nostro Vescovo Alfano, ha preso nota e ci ha resi partecipi con il suo diario di bordo.

  • Roma, Collegio Capranica – 24 maggio 2023 , ore 19:00

Abbiamo appena concluso i tavoli sinodali. Un’esperienza molto stimolante e arricchente: il Sinodo in atto, a partire da noi vescovi!

Ci siamo ritrovati nel pomeriggio nell’aula Paolo VI e siamo stati distribuiti in 38 tavoli, costituiti ognuno da un presidente facilitatore e un segretario, membro del Comitato nazionale, più altri otto vescovi di varie diocesi italiane. Il foglio di lavoro che ci è stato presentato descriveva brevemente le cinque “costellazioni tematiche” presentate questa mattina da Mons. Castellucci e poi i temi relativi a quella sulla quale dovevamo fermarci.

Io sono capitato nella prima: la missione secondo lo stile della prossimità. Dei quattro temi accennati nella scheda a noi è stato chiesto di fermarci sul secondo: rinnovata attenzione alla persona. Gli altri riguardavano la partecipazione come legami di fraternità e inclusione, le nuove connessioni culturali e la pastorale ospitale. La stessa cosa è avvenuta per gli altri “macrotemi” o costellazioni tematiche.

Ciascuno dei partecipanti ha potuto meditare nel silenzio, in clima orante e per un tempo congruo (ben 20 minuti!), quanto ci veniva chiesto e appuntare le proprie riflessioni che poi abbiamo condiviso nello stile della conversazione spirituale. Per tutti i gruppi c’era una scaletta di domande da tener presente: dapprima le esperienze sinodali del biennio narrativo più praticabili e promettenti; poi gli approfondimenti teologici, pastorali, culturali, sociologici, giuridici e canonici ritenuti necessari per avviarsi alla fase decisionale; infine il contributo concreto che ci si aspetta dal livello nazionale  (CEI e Comitato sinodale). Sono state due ore intense, fraterne, e fruttuose: me ne sono tornato arricchito e stimolato a continuare il percorso.

Il discernimento comunitario non sarà facile, a dire di tutti. Ma se queste sono le premesse per il prosieguo del cammino, possiamo ben sperare. Il processo avviato in tutte le nostre comunità diocesane manifesta segni promettenti e richiede ora maggiore fiducia ed entusiasmo. Lo Spirito ci spinge a guardare avanti con coraggio, senza nasconderci la complessità del tempo che viviamo ma cogliendo i germi di novità che spesso sono nascosti proprio là dove ci sembra che facciamo più fatica ad essere presenti come Chiesa.

L’incontro di domani mattina con tutti  i referenti diocesani d’Italia, alla presenza del Santo Padre, sancirà l’avvio di una nuova tappa nel cammino del popolo di Dio pellegrino in questi paese che amiamo e che vogliamo servire con umiltà e gioia evangelica.

  • Roma, Collegio Capranica – 24 maggio 2023 , ore 15.15

L’assemblea dei vescovi italiani era, quest’anno, particolarmente attesa. Si aspetta infatti un’indicazione chiara sul prosieguo del cammino sinodale. Il passaggio dalla fase dell’ascolto, che ha occupato il prima biennio, a quella sapienziale è molto importante e delicato. Nelle nostre comunità ecclesiali si attende come poter procedere, avendo registrato un discreto entusiasmo che però ora non può e non deve spegnersi. Se ne avvantaggerebbero solo quelli che pensano: inutile impegnarsi, tanto le cose non cambieranno mai perché tutto è stato già deciso da pochi…

La relazione tenuta questa mattina da Mons. Erio Castellucci, presidente del Comitato Nazionale del Cammino sinodale, ha affrontato tutte queste tematiche, rispondendo ai numerosi interrogativi e prendo prospettive assai interessanti.

Partito dal bilancio della fase narrativa, con le sue numerose luci (i referenti diocesani e la bontà del metodo della “conversazione spirituale”) e qualche ombra da non ignorare (scarso coinvolgimento dei preti e di chi non vive l’esperienza ecclesiale), il vescovo ha chiarito i fondamenti biblici e teologici del discernimento.

Ha poi indicato il punto di partenza acquisito (il “cambiamento d’epoca” per delle “comunità generative”) e gli obiettivi che vorremmo raggiungere (“non un’altra Chiesa, ma una Chiesa diversa”, più evangelica).

Ha dunque presentato cinque nuclei macro tematici sui quali questi pomeriggio ci confronteremo nei gruppi sinodali, vescovi e comitato nazionale: la missione, i linguaggi, la formazione, la corresponsabilità e le strutture.

La proposta di crono programma ci ha infine fatto percepire la serietà e la responsabilità che ci viene affidata: come popolo di Dio insieme ai suoi pastori siamo chiamati tutti  ad ascoltare ciò che lo Spirito “oggi” dice alle Chiese.

Presente all’Assemblea, anche Don Antonino Lazzazzara, referente diocesano del Sinodo, che ha così commentato:

Sono stati giorni intensi e carichi di emozioni. Come sempre condivisione e scambi di esperienze ai tavoli di lavori. Si ritorna con la consapevolezza che il Cammino Sinodale fatto in Diocesi, si è mostrato arricchente per tutti, laici e presbiteri. Consapevolezza di aver fatto un buon cammino in questi due anni, e di dover camminare ancora insieme sulla strada tracciata e finora percorsa. L’esperienza nazionale ci restituisce il cammino dell’intera Chiesa italiana, che mossa dallo Spirito, sta cercando strade nuove per raggiungere il cuore di tutti gli uomini secondo la volontà di Dio nostro Padre“.