Assisi, Assemblea CEI: le riflessioni di Mons.Alfano

“Ritornare ad Assisi mette pace nel cuore. Ogni volta è come la prima: sogni, speranze, sussulto di responsabilità, tutto da qui può ricominciare. L’assemblea straordinaria dei vescovi, vissuta nella patria del Poverello d’Assisi invocato come Patrono d’Italia, acquista anche questa volta un valore più alto. Dal luogo simbolo della pace, dove per la prima volta i leader di tutte le religioni del mondo si radunarono dietro invito del vescovo di Roma Giovanni Paolo II e invocarono insieme il dono dell apace, anche noi pastori della Chiesa Italiana questa sera falerno salire al cielo la preghiera per la pace in tutte le terre martoriate del mondo, in particolare in Ucraina e nella Terra Santa. Il Signore ascolti la nostra supplica e susciti in mezzo al suo popolo uomini e donne costruttori di pace come Francesco e Chiara!

“l lavoro di questi giorni ci ha visti impegnati nell’ascolto reciproco e nel confronto su un tema che ci sta particolarmente a cuore: la formazione dei futuri presbiteri. Tutti ci rendiamo conto che le nuove generazioni hanno bisogno di particolare cura e che gli strumenti tradizionali per la loro crescita umana e spirituale non sono più adeguati. Le tematiche affrontate sono delicate e complesse, senza soluzioni definitive essendo la realtà in continuo e rapido cambiamento. Ma occorre dare indicazioni solide, perché le comunità ecclesiali coltivino i germi di vocazione che il Signore non fa mancare alla sua Chiesa. Non dobbiamo scoraggiarci per il calare del numero di giovani disposti a mettere la propria vita al servizio del Signore nel ministero del presbiterato. Saperli ascoltare, con pazienza e fiducia, li aiuterà senz’altro a scoprire cosa il Signore chiede a ciascuno di essi per “riparare la sua Chiesa” come disse a Francesco proprio qui, in un tempo non meno difficile del nostro. La capacità di relazioni equilibrate e mature, la crescita di un’affettività sana e forte, la consapevolezza del dono gratuito e fedele di sé stessi: sono alcuni dei requisiti essenziali, richiesti e coltivati come condizioni di possibilità per un ministero così importante per l’azione missionaria della nostra comunità cristiane.

Non poteva mancare il confronto sul Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, giunto alla sua seconda avesse, quella sapienziale. Il discernimento comunitario che siamo chiamati ad avviare nelle nostre comunità richiede l’acquisizione di metodologia per che ancora non siamo soliti praticare. Supererò l’nevitabile scoraggiamento di alcuni con l’impegno di tutti, per aprirci alle vie che insieme vogliamo percorrere nel rispondere alle sfide inedite del nostro tempo. Le due assemblee sinodali, che abbiamo previsto a livello nazionale prima dell’assemblea dei vescovi del maggio 2024, ci permetteranno di crescere come Popolo di Dio inviato ad annunciare la Gioia del Vangelo nella compagnia degli uomini, sotto la guida dello Spirito!”