Una scelta d’Amore!
Essere giunto a questo giorno suscita in me stupore e gratitudine e desiderio di condividere, restituire e rilanciare tutto il bene e l’Amore ricevuto. Stupore che nasce dal progetto di Amore per Dio verso di me e per le meraviglie che ha compiuto nella mia vita. Gratitudine verso i miei genitori, che ora riposano in Cristo, dai quali ho ricevuto il grande dono della fede e dei valori cristiani, verso mia moglie Paola per me roccia e faro nella vita e nella fede, verso i miei figli, verso la mia comunità parrocchiale.
Particolarmente grato, inoltre, ai miei cinque compagni di viaggio con cui ho condiviso questi tre anni di cammino e ai sacerdoti che ho incontrato, testimoni di un Dio vicino che è Padre e in quanto tale misericordioso, amorevole e provvidente. Signore, Tu che “intendi da lontano i miei pensieri … e ti sono note tutte le mie vie” guida i passi del mio cammino e aiutami a testimoniare il tuo piano di Amore!
Tommaso
L’ECCOMI
al Diaconato permanente è legato indissolubilmente ad esperienze di vita, di gioie e di dolori vissute insieme a mia moglie ed ai miei figli, dove abbiamo potuto sperimentare la presenza e la misericordia di Dio. Rappresenta già un memoriale che, affiancato all’unione matrimoniale, ci fa preferire un Dio Padre che, nonostante le nostre debolezze, ci mette al servizio dei poveri, degli ultimi e dei bisognosi. Siamo profondamente grati di essere stati toccati da tanta clemenza che con gioia vogliamo trasmettere alle periferie esistenziali, alle persone concrete che come noi tutti, hanno bisogno di Parola, ma soprattutto di tanta Carità.
Gianluca
Quando per la prima volta
sono entrato in quella che sarebbe poi diventata la mia parrocchia, non avrei mai immaginato di ritrovarmi oggi a rinnovare il mio “si” al Signore in questo modo. Forse perché non mi sono sentito folgorato come San Paolo sulla via di Damasco. Eppure, senza che al momento ne fossi consapevole, chiedendomi di svolgere umili compiti, come mettere a posto delle sedie, il Signore mi aveva già chiamato al suo servizio.
Da mio padre e mia madre ho imparato cosa vuol dire servire, nel matrimonio e nella famiglia ho imparato a farlo, nella comunità ho imparato ad essere al servizio di tutti. Matrimonio e Ordine sono i sacramenti del servizio, e come nel matrimonio vivo dando tutto me stesso così voglio vivere il servizio al Signore. Ed eccomi qui, pronto a dirgli nuovamente “si” questa volta con consapevolezza e gratitudine.
Consapevole della mia miseria, del nulla che ho da offrire, grato perché Lui mi ama nonostante il mio niente. Fiducioso mi abbandono come strumento nelle sue mani perché si compia solo la sua volontà.
Antonio Chierchia
In questo tempo di discernimento
ho sentito forte nel cuore il desiderio di dire il mio “sì” al Signore con fiducia. Questa scelta nasce dal cammino di fede che ho vissuto e continuo a vivere, nel quale ho sperimentato la Sua presenza viva e fedele, anche nei momenti più difficili. Ho visto come il Signore non mi
abbia mai lasciato solo, ma mi abbia guidato passo dopo passo con la Sua mano paterna. In questo cammino è stata fondamentale la presenza di mia moglie, che con amore, pazienza e vicinanza mi ha sostenuto e accompagnato. Mi affido a Lui con cuore fiducioso per tutto ciò che vorrà compiere nella mia vita.
Antonio D’Averio
Grazie signore per il cammino che hai tracciato per me.
Rinnova in me la fede per essere io con la tua luce dono per gli altri. Ricordami sempre che non sono solo in questo viaggio, Concedimi la grazia di cercare il conforto e il sostegno dei fratelli che mi hai messo accanto.
Giuseppe
Sono felice
di condividere alcuni aspetti della mia vocazione diaconale, poiché sono convinto che non è e non può essere un qualcosa che riguarda solo me, ma che coinvolge comunque la mia famiglia, la mia comunità parrocchiale e quella diocesana.
Per me la vocazione non è un evento casuale di un momento, la quale può essere colta solo se la persona è attenta o particolarmente sensibile. La Vocazione per me è un evento complesso, una pietra miliare della relazione che ciascuno vuole o cerca o dovrebbe costruire con Dio nostro Padre. Dio, nel suo infinito amore, si è fatto uomo per costruire questa relazione … vera, libera, autentica. La vocazione è come un cammino dove, attraverso i nostri SI, il Signore ci prende per mano e ci conduce alla salvezza. I nostri SI sono la risposta che noi siamo chiamati a dare di fronte a bivi importati che la vita ci propone per confermare la volontà di continuare a camminare con LUI.
I miei SI sono sempre stati collegati a situazioni di servizio: il mio primo SI a 16 anni quando mi chiesero se volevo fare l’esperienza di Barelliere a Lourdes … Un’esperienza che è durata 25 anni in cui gli ammalati mi hanno fatto capire il significato della Croce e mi hanno fatto crescere tanto.
Adriana mia moglie che ho conosciuto sul servizio a Lourdes e quel servizio ci ha portati a dire il nostro SI e dal quale è nata la nostra famiglia. Ringrazio Adriana poiché ha saputo sin dall’inizio condividere la scelta diaconale accompagnandomi e sostenendomi con la preghiera e con una presenza viva e partecipe. Davvero sento che in quel SI che domani pronuncerò c’è un NOI come coppia e come famiglia.
Anche alla mia Comunità Parrocchiale devo tanto: così diversa, così imperfetta, ma così vera mi ha accompagnato testimoniandomi ogni giorno la gioia infinita di essere in relazione col Signore nonostante le proprie debolezze e mancanze … ma il Padre ci ama proprio così come siamo: sue creature libere.
Voglio rendere grazie al Signore per i doni con i quali ha voluto condurmi fino a qui affinché il mio Eccomi possa essere sempre una risposta di disponibilità per testimoniare la grandezza e la gioia del Suo amore.
Ho bisogno di Lui al mio fianco per essere uno strumento di conversione dei cuori.
Rosario
