Servizio Confraternite

Confraternite: Al lancio la bozza del nuovo Statuto

Nel dicembre 2019, nel corso del tradizionale “Incontro di Avvento”, ad Alberi, “Casa Armida Barelli” presentammo le linee guida del nuovo statuto per le nostre Confraternite.

Avevamo immaginato un percorso fatto di confronto, incontri e riflessioni da fare tutti insieme e che si sarebbe concluso con il primo Cammino delle Confraternite diocesane, ipotizzato addirittura nel corso di un pellegrinaggio a Lourdes.

Come ben sapete tutto è stato stravolto dall’emergenza sanitaria.

Quella stessa emergenza che ci ha privato dei Riti della Settimana Santa e di tutte quelle manifestazioni della pietà popolare che sono parte del patrimonio immateriale dei nostri Sodalizi e delle nostre comunità.

Preso atto di quanto sta accadendo, di cosa è cambiato e dei tempi necessari a una sorta di “ritorno alla normalità” abbiamo pensato di occupare bene e mettere a frutto questo tempo nelle forme e nei modi che ci sono possibili e dei quali disponiamo grazie alla tecnologia.

Ed ecco che è nato un nuovo percorso per lo statuto che innanzitutto vuole aprire una riflessione sul nostro “essere” e “funzionare” come Confraternita.

Un insieme di norme che mirano, con chiarezza, a rendere sempre più attiva la Confraternita, a definirne le norme di accesso e dimissione, la relazione con l’Autorità Ecclesiastica e lo Stato italiano, le modalità di amministrazione e funzionamento, quelle relative al rinnovo dei Governi, ma soprattutto gli scopi al servizio degli iscritti e della chiesa e l’inserimento nelle realtà territoriali e parrocchiali.

Percorso di entrata in vigore del nuovo statuto

    • qui è possibile scaricare la bozza da leggere con attenzione unitamente agli allegati;
    • su questa pagina è disponibile un modulo di contatto attraverso il quale è possibile inviare le proprie osservazioni e quelle della propria fratellanza entro il 31 gennaio 2021;
    • il passo successivo sarà rappresentato da una serie di incontri (in presenza, se possibile o, in alternativa, online) per approfondire alcuni specifici argomenti. L’organizzazione degli incontri prenderà spunto dalle osservazioni e dai suggerimenti ricevuti e si svolgerà nel corso della Quaresima 2021;
    • successivamente, a cura del Sevizio Confraternite sarà elaborata la bozza definitiva che terrà conto, nei limiti del possibile di tutte le istanze presentate sia con il modulo di contatto che negli incontri e che sarà sottoposta all’approvazione definitiva dell’Arcivescovo.
    • sabato 10 aprile, sabato dell’Ottava di Pasqua, in occasione del consueto “Incontro di Pasqua” il nuovo statuto entrerà in vigore.
    • ciascuna Confraternita, successivamente avrà 60 (sessanta) giorni di tempo per la personalizzazione dello Statuto e la ratifica da parte dell’Assemblea delle Consorelle e dei Confratelli.

Premessa allo statuto

Le Confraternite, nate nel VIII secolo e diffusesi nel XIII secolo, costituiscono la più antica forma di associazionismo laicale operante nell’ambito delle parrocchie.

I motivi per i quali sorsero e si affermarono sono molteplici: da quelli eminentemente religiosi, quali la devozione al Santissimo Sacramento, alla Beata Vergine Maria, invocata con vari titoli, e ai Santi, o la diffusione del Rosario, a quelli di ordine caritatevole e sociale, che si sostanziavano nel soccorso ai poveri, nell’assistenza agli ammalati e ai carcerati, e nel pietoso ufficio della sepoltura dei morti.

Sono proprio le loro radici secolari ad aver corroborato la presenza di tali sodalizi nelle comunità, conferendo, nel tempo, grande attualità al messaggio che esse hanno divulgato nel tessuto sociale e religioso in cui operano.

Oggi le confraternite, in un costante confronto con i cambiamenti della società, continuano a custodire e a tramandare valori, tradizioni e buone pratiche nel solco del Vangelo e al servizio della Comunità in cui sono inserite, impegnandosi nell’esercizio della pietà popolare e della carità.

Sullo sfondo del loro secolare cammino nella storia della Chiesa, le Confraternite hanno, quale obiettivo da raggiungere, il primato della vocazione e della tensione di ogni aderente alla santità e alla professione della Fede Cattolica nella società contemporanea, la comunione con il Vescovo, il Parroco e con tutti gli operatori pastorali, la conformità e la partecipazione al fine apostolico della Chiesa, l’impegno a essere presenti come “sale e lievito” nella Comunità.

L’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia gode di un movimento confraternite capillarmente distribuito e omogeneamente diffuso su tutto il territorio, che annovera ben 45 sodalizi, distinti tra Confraternite e Arciconfraternite, che veniva stimato a fine anni novanta in oltre ottomila iscritti e che attualmente ne conta poco più di tremila, rappresentando una tra le prime forme di associazionismo in Diocesi.

Quasi sempre custodi di patrimoni di arte e cultura di inestimabile valore, le consorelle e i confratelli vivono i momenti di maggiore impegno nella cura degli oratori a loro affidati, nella collaborazione con le parrocchie di appartenenza, nell’organizzazione delle tradizionali processioni, nei riti della Settimana Santa e in tutte le attività dell’anno liturgico.

I continui cambiamenti della società, il confronto con tutte le nuove problematiche familiari e sociali, le nuove povertà, la necessità di interessare sempre più le giovani generazioni e di superare la chiusura mentale e culturale del “si è sempre fatto così” richiede che le Confraternite si dotino di un nuovo strumento normativo che stimoli le varie Congregazioni a cercare formule “nuove” e più “efficaci” per la loro opera evangelizzatrice.

Il “nuovo” Statuto deve dunque disegnare un progetto di Confraternita più aperto e disponibile alle sfide dei tempi, più attento ai bisogni della famiglia e della comunità, teso alla formazione spirituale e culturale dei propri iscritti, ben inserito nel tessuto parrocchiale e in quello diocesano, fortemente collaborativo con i parroci di riferimento, ma, soprattutto, in grado di produrre consorelle e confratelli che annuncino al mondo, in ogni loro attività quotidiana, lavorativa o familiare, la bellezza dell’Amore di Dio.

Il “nuovo” Statuto, dovrà sviluppare la relazione tra Governi, attraverso la creazione di coordinamenti locali che siano di supporto all’attività del Responsabile e del Servizio Confraternite della Diocesi.

Il “nuovo” Statuto dovrà creare un rinnovato rapporto tra le Confraternite e i loro Parroci (Padri Spirituali del Sodalizio), chiedendo agli stessi uno sforzo aggiuntivo nell’abnegazione con cui li seguono e ne dettano l’agenda spirituale. Questo risulta essere un punto nodale di notevole importanza essendo stato verificato che, laddove si siano raggiunti livelli di forte e proficua collaborazione, si sono ottenuti spesso ottimi risultati di coesione e vitalità.

Il “nuovo” Statuto deve mettere le Confraternite nella condizione di coniugare e rendere concrete le esortazioni delle linee pastorali dettate dal nostro Arcivescovo: “accogliere”, “partecipare”, “condividere”, passando dalla pastorale della “conservazione” alla pastorale “missionaria”.

È necessario che l’essere consorella e confratello sia un impegno concreto e visibile in tutti i luoghi frequentati, sia rivolto alla cura e alla tutela dell’ambiente, portato sul posto di lavoro e nell’esercizio della professione, generi amore e interesse per la cultura, sia pronto a portare conforto e vicinanza nel dolore e nella solitudine, ma anche gioioso nella festa e aperto al mondo digitale.

Il “nuovo” Statuto deve essere dunque uno strumento “vivo”, capace di cambiare e arricchire la storia dei nostri Sodalizi.

Lo strumento, dunque, che è necessario mettere a disposizione dei Sodalizi dell’Arcidiocesi deve dettare regole e norme di funzionamento che, con chiarezza e determinazione, aiutino concretamente la vita delle Confraternite.

Tale Statuto è in accordo con:

  • Codice di Diritto Canonico;
  • Costituzione della Repubblica Italiana;
  • Codice civile della Repubblica Italiana;
  • Direttorio della Pietà Popolare della Conferenza Episcopale Italiana;
  • Direttorio Liturgico-Pastorale dell’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia;
  • Circolare n. 28 della Conferenza Episcopale Italiana relativi agli Indirizzi per la definizione della condizione giuridica delle Confraternite;
  • Statuto tipo emanato dalla Conferenza Episcopale Italiana;
  • Norme per il riconoscimento dello status di “onlus”, associazione senza scopo di lucro.

La struttura dello Statuto si compone di capitoli:

  • Capitolo I: Costituzione, denominazione, autorità, sede, stemma e abito confraternale;
  • Capitolo II: Scopi e finalità;
  • Capitolo III: Fratellanza: ammissione e dimissione;
  • Capitolo IV: Vita confraternale: doveri e diritti degli iscritti;
  • Capitolo V: Direzione spirituale;
  • Capitolo VI: Patrimonio finanziario, artistico e culturale;
  • Capitolo VII: Gli Organi della Confraternita;
  • Capitolo VIII: Elezioni del Governo della Confraternita;
  • Capitolo IX: Consulta delle Confraternite diocesane;
  • Capitolo X: Norme generali e transitorie.

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