Dal Diario di don Franco: Cracovia, 31 luglio 2016

Cracovia, 31 luglio 2016   Ore 15.50
 
La GMG 2016 si è da poco conclusa! Con la celebrazione dell’Eucaristia i giovani presenti al Campus Misericordiae hanno portato a termine questa nuova tappa del lungo pellegrinaggio della fede che li vede girare il mondo. Papa Francesco ha dato appuntamento a Panama per il 2019, ma il cammino non conosce sosta. Anzi, come lui stesso ha ricordato nell’omelia davanti a due milioni di persone, comincia oggi e ancor più domani quando tutti torneremo alle nostre case. Testimoni del Signore, pronti a vivere di misericordia e a diffonderla ovunque. La proposta del confronto con Zaccheo, che il Papa ha commentato dopo che è stato proclamato il Vangelo del suo incontro con Gesù, potrà essere molto feconda. Superare gli ostacoli per diventare suoi amici: la bassa statura o la scarsa considerazione di sé, la vergogna paralizzante, la folla che prima blocca e poi mormora. Ancora una volta, come già ieri sera, ha fatto risuonare forte l’invito ad essere protagonisti, a non giocare mai di riserva.
 
Cosa porteranno a casa i giovani che in queste ore stanno cercando di riposare un po’, dopo la notte all’aperto e il risveglio a suon di musica? Preghiere e canti hanno accompagnato le prime ore del mattino. Le danze, molto ben preparate, sono state così coinvolgenti da sciogliere anche alcuni vescovi, oltre che preti e suore: la grande gioia dell’incontro tra fratelli, così diversi per lingua e costumi ma così uniti per la medesima fede in Cristo! Sì, probabilmente porteranno questo nei loro ambienti di vita. Non importa se dimenticheranno le tante cose ascoltate, i numerosi messaggi condivisi, le tematiche approfondite insieme. Resterà la grande esperienza di Vangelo vissuto, nella convivialità delle differenze resa possibile grazie al contributo di tantissimi coetanei che li hanno accolti con amore. 
 
È questo l’inizio di quel mondo nuovo che Dio continua a sognare per noi? La domanda ci riguarda tutti. Le responsabilità e le sfide che abbiamo davanti sono enormi. Ma più grande è la speranza. E soprattutto più forte è l’amore che oggi i giovani a Cracovia hanno ricevuto e donato. Sì, la vita è bella! La voce della cantante israeliana Noa, fortemente impegnata per la pace, risuona ancora nella mente e rende i passi di tutti più spediti. Quanti giovani in partenza, inviati in missione! Ecco il dono che insieme vogliamo condividere: una Chiesa giovane, per un mondo più giusto, più unito, più bello. Proprio come questi giovani ora lo stanno sognando!