Dal Diario di don Franco: Lourdes, 9 ottobre 2017

Lourdes, 9 ottobre 2017  Ore 19.20
 
Di nuovo a Lourdes, come pellegrini! L’esperienza è così bella e intensa che ogni anno acquista una dimensione nuova. Bastava vedere i volti delle persone che nel primo pomeriggio si sono ritrovate nella chiesa di Santa Bernardetta, di fronte alla Grotta di Massabielle, per dare inizio ufficialmente al pellegrinaggio. Ho cercato di salutare tutti uno per uno, man mano che arrivavano dai vari alberghi dove sono ospitati. La gioia, la gratitudine, tanta commozione, il bisogno di confidare una preoccupazione o una sofferenza, lo stupore dinanzi all’amore di Dio quasi percepito concretamente con gli occhi del cuore… Non finirei più di descrivere i sentimenti che mi sono stati consegnati con le strette di mano, gli abbracci e i baci di tanti, specialmente dei malati: sono loro, come sempre, i veri protagonisti di questa settimana di grazia che oggi abbiamo inaugurato. Quanto conta l’accoglienza, curata in modo semplice e intenso dai responsabili e animata dai numerosi volontari che hanno già contagiato molti con la loro voglia di servire, senza mai tirarsi indietro, 
 
L’accensione di un grande cero poi ha concluso questo primo momento. Nel silenzio siamo passati, processionalmente, accanto alla Grotta. Una lunga fila, nel raccoglimento generale, ci ha consentito di ripensare almeno un po’ alla nostra vita e ai tanti affanni che ogni giorno ci spingono ad assumere atteggiamenti non corrispondenti ai nostri veri bisogni. Bernardetta, nella sua sconvolgente semplicità, accolse l’invito della Signora a farsi pellegrina in questo luogo che nulla aveva di mistico e in tal modo avviò l’attuazione della richiesta che le era sta fatta – venire in processione – per ricordarci che la nostra vita è tutta un camminare verso Dio, insieme a tantissimi compagni di viaggio che come noi cercano il vero amore. Ho affidato al Signore il cammino della nostra Chiesa diocesana, perché possiamo diventare sempre più un segno credibile della presenza del Padre in mezzo a noi e mostrare con la coerenza della nostra vita la bellezza della vita quando è tutta ispirata al Vangelo! 
 
Più tardi, mentre ci prenderà inevitabilmente un po’ di stanchezza, ci raduneremo nella prateria, di fronte alla Grotta, con tutti i volontari che lo desiderano. La preghiera del rosario chiuderà la nostra prima giornata e ci consentirà di prestare la voce a quanti, pur non essendo qui con il corpo, si uniscono a noi spiritualmente o hanno bisogno di qualcuno che si faccia portavoce delle loro sofferenze. Che esperienza forte di amicizia e di comunione possono fare gli “amici del Signore”!
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