Parrocchia Maria Santissima del Carmine

Don Luigi Milano: “Lo spazio solidale è un progetto di inclusione e non di assistenzialismo”

Un servizio per la città: spogliatoi, docce e lavanderia per i senza tetto, cucina solidale e percorsi formativi per i giovani

Tutto ha avuto inizio nel 2020. Quando è scoppiata la pandemia, volevo approfittare della chiusura e lavorare al dottorato di ricerca, ed invece c’era altro in serbo per me. Erano troppe le persone che condividevano con me le loro difficoltà economiche in quei mesi, non potevo restare indifferente. Lanciammo la prima raccolta fondi, grazie alla quale raccogliemmo 25 mila euro. Spinti dall’entusiasmo e con l’aiuto di Simone, scrivemmo il primissimo progetto, che riguardava solo la cucina solidale e partecipammo al bando della CEI: fummo premiati e quel riconoscimento ci dimostrò che eravamo sulla giusta strada” – le parole di Don Luigi Milano, a poche ore dall’inaugurazione de Lo Spazio Solidale che avrà sede nei locali della parrocchia Maria SS. del Carmine.

Il progetto, arricchito dei servizi lavanderia, spogliatoi e docce, è stato pensato in un secondo momento. L’obiettivo è quello di offrire un’occasione di reinserimento sociale alle persone svantaggiate, attraverso il principio della coeducazione. Chi usufruisce di tale servizi, dovrà prendersi cura degli ambienti che lo ospitano: pulire la doccia, lasciare in ordine lo spogliatoio, sparecchiare la tavola. Chi svolge questo servizio caritativo, non lo fa per assistenzialismo, la sua è un’azione di responsabilizzazione dell’altro.

“Chiedo a tutti una mezz’ora del proprio tempo: fate una passeggiata dal cinema Montil all’ex fabbrica Cirio, andiamo ad intercettare queste persone bisognose, spieghiamo loro che possono ricominciare, che esiste un luogo pronto ad accoglierli, nel rispetto reciproco. La nostra è un’avventura fatta di buone prassi, buona volontà e formazione. La cucina solidale, includerà infatti dei corsi formativi, per aiutare i giovani ad imparare un’arte da poter spendere nel mondo del lavoro. Insegnare è un’educazione civica” mette subito le cose in chiaro Don Luigi, che supportato dalla comunità, ha raggiunto in pochi mesi, un obiettivo di quasi 90 mila euro.

Lo spazio solidale nasce da un’esigenza territoriale in primis, ma vede la sua realizzazione grazie alla collaborazione e una comunione di intenti dei parroci della diocesi. Il progetto prevede una convenzione con la Caritas diocesana, per un una gestione ottimale dei nuovi spazi, che saranno coordinati dai volontari della parrocchia, in base a giorni e orari prestabiliti.

Insieme a Don Antonino d’Esposito, abbiamo visitato un salone della Parrocchia della Pace, proprio lì realizzeremo un dormitorio. Ci tengo a precisare che quanto stiamo realizzando, è un servizio per la città. Non ci sentiamo soli, questo ci consente di essere più forti e compatti, anche Papa Francesco ha creduto nel progetto ed ha contribuito economicamente alla sua realizzazione”.

Ebbene sì, in ultima battuta, Don Luigi, mi racconta che diversi mesi fa, la parrocchia del Carmine, ha inviato una lettera a Sua Sanità, per metterlo al corrente di quanto si stava realizzando. Il risultato fu una sorpresa inaspettata che ha inorgoglito l’intera comunità. Pare proprio che Lo Spazio solidale, sia stato “benedetto”. Che sia solamente l’inizio di qualcosa di straordinario, la città ne ha bisogno.

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Clelia Esposito