E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca

La nostra comunità diocesana ha offerto agli operatori pastorali due giornate di spiritualità di tipo residenziale, dal mattino del martedì 3 al mercoledì pomeriggio del 4 gennaio 2017.
 
Ci siamo ritrovati nella casa di Spiritualità Armida Barelli in Meta, per vivere un tempo di formazione sotto la guida del nostro Arcivescovo.
 
Le giornate sono state scandite dalla Lettura del cap.10 di Matteo, dalla preghiera personale e comunitaria, dalla meditazione personale con spunti per la riflessione. Nessun tempo inutile: il pranzo o la cena servivano per la condivisione e la fraternità.
 
Questa sintesi non racconta la profondità delle riflessioni del nostro Arcivescovo che ci ha accompagnati tra le righe del DISCORSO MISSIONARIO di Matteo facendoci sentire chiamati da Gesù come i 12 a compiere ciò che Lui, il Maestro compiva. Mandati, non da soli ad annunciare il Regno dei cieli, ma senza niente che ci facesse pensare di potere qualcosa da noi stessi. Portare la gioia dell’annuncio come gli Apostoli, a tutti, anche a coloro che necessitano solo di un bicchiere d’acqua fresca.
 
Strada facendo, senza aspettare un luogo convenzionale, incontrando le persone nel loro intimo, entrando nelle loro vite… allo stesso tempo, lasciarle senza imporre niente.
 
Sempre meditando sul testo evangelico abbiamo cominciato a comprendere cosa significhi prendere la propria croce perché Gesù chiede quello che a sua volta ha donato: la propria vita … L’amore (la fiducia) o è totale o non è amore.
 
Per meglio leggere i tempi e i modi dell’essere missionari nel mondo attuale ci sono stati proposti dei brani scelti di Giorgio La Pira, figura laica del nostro tempo. A sera, intorno al fuoco, il confronto con La Pira si è concretizzato con l’aiuto di un filmato, che ci ha aiutato a capire ancor meglio lo spessore di questa persona, il “sindaco santo” di Firenze.

 

di Liberata SCARFATO