Vita Consacrata

È nata l’équipe formativa per l’Ordo Virginum

C’è forse qualcosa di cui si possa dire “Guarda questa è una novità?”
Proprio questa è già stata nei secoli che ci hanno preceduto. (Qo 1, 10)

Questa frase del Qoelet è più che appropriata per l’Ordo virginum (OV): non è una novità, fin dai tempi apostolici c’erano donne che sceglievano di vivere solo per Dio nello stato verginale e servire le prime comunità! È così antico che si può dire che la verginità consacrata è stata l’esperienza “madre” da cui, nel tempo, sono nate le diverse forme di consacrazione tuttora esistenti.

Il Concilio Vaticano II ha voluto ripristinare il Rito della “Consecratio virginum” facendo rinascere l’OV nel mondo, nella sua accezione antica ma nel contempo anche nuova, perché rispondente al sentire di tante donne d’oggi e al rinnovamento ecclesiale e liturgico sviluppatosi nel dopo Concilio.

“Bellezza così antica e così nuova”, direbbe Sant’Agostino!

In questi anni -il 31 maggio ricorre il 50° della promulgazione del Rito in latino- l’OV è sbocciato in diverse Diocesi del mondo e si è sviluppato così tanto che attualmente, solo in Italia, ci sono circa 700 vergini consacrate.

Lo Spirito Santo ha seminato la pianticella dell’OV anche nella nostra Diocesi un po’ di tempo fa; oggi, che oltre alle tre consacrate abbiamo due donne che si preparano per questa consacrazione e alcune persone che si “affacciano” per capire di cosa si tratta, per la nostra Chiesa è tempo di prendersene cura in modo ancor più puntuale.

Ecco perché l’Arcivescovo ha voluto un’équipe formativa per l’OV: padre Antonio Ridolfi ofm, Vicario episcopale per la Vita Consacrata, don Vincenzo Gargiulo, padre Paolo De Giacomo ofm, don Tonino Minieri e Laura Martone ov hanno iniziato a collaborare con Mons. Alfano e don Carmine Del Gaudio, delegato diocesano per l’OV, per definire il percorso formativo per le donne che si preparano alla Consacrazione e per quelle in formazione permanente, sostenerne il cammino ed aiutarle a vivere con gioia e in pienezza “il vincolo sponsale con Cristo”, così da essere “segno sublime dell’amore che la Chiesa porta a Cristo ed immagine escatologica della sposa celeste e della vita futura” (cfr. Premesse al Rito, dal Pontificale Romano).

Punti di riferimento imprescindibili per questo lavoro, oltre al Rito di Consacrazione delle Vergini (1970), sono l’Istruzione sull’Ordo virginum “Ecclesiae Sponsae Imago” della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata (2018), la Nota pastorale “L’Ordo virginum nella Chiesa in Italia” (2014) e il “Percorso Formativo per l’Ordo virginum” delle Diocesi che sono in Italia (bozza-2019).

Augurateci “Buon Lavoro”!

di Laura Martone