Nato a Campagna (in provincia di Salerno), probabilmente nella seconda metà del VI secolo dopo cristo, Sant’ Antonino divenne monaco benedettino e visse i primi anni della sua vita religiosa presso l’ Abbazia di Montecassino.
In seguito alle incursioni dei longobardi che distrussero il monastero fondato da San Benedetto da Norcia, però, proprio Sant’ Antonino si rifugiò, in un primo momento a Castellammare di Stabia e poi, fu invitato a Sorrento nel monastero di Sant’Agrippino.
Dopo aver trascorso la sua vita in maniera esemplare, morì proprio nella Terra delle Sirene nel 625, dove, secondo la tradizione, fu sepolto in base alla sua volontà, non fuori, non dentro le mura, ma al loro interno, in segno di protezione verso il paese.
Proprio la sua vita ed una serie di eventi miracolosi a lui attribuiti, fecero sì che l’ Abbate fosse immediatamente considerato Santo e meritevole di essere considerato protettore di Sorrento.
Sono molti i prodigi che gli vengono attribuiti, tanto che nell’ immaginario collettivo gode di portentosi poteri taumaturgici sia nel liberare ossessi, quanto nel proteggere i naviganti, ma anche nel vegliare sull’intera città di Sorrento e sui sorrentini.
La festa liturgica del Santo Patrono di Sorrento ricorre il 14 febbraio, mentre nella prima domenica di maggio si festeggia il suo “patrocinio”, solennità chiamata “Festa dei giardinieri “, essendo stati gli agricoltori della penisola sorrentina ad introdurla e ad assumersene gli oneri.
Quest’anno a causa della pandemia, la festa è stata notevolmente rimodellata in base alle norme anti covid.
Si è dovuto rinunciare alla consueta processione della statua d’argento del Santo che attraversava la città, ma le celebrazioni, seppur in modalità controllata, sono state confermate; a partire dalla novena cominciata il giorno 5 fino alle celebrazioni della vigilia e del giorno della festa.
La possibilità di partecipare alle celebrazioni, è stata assicurata ai fedeli grazie ad un servizio di streaming che ha coperto tutte le giornate dal 5 al 14 febbraio.
Concludo con un augurio, che Sant’Antonino possa proteggere ognuno di noi e che con la sua intercessione ci aiuti ad affrontare i nostri momenti di difficoltà, a partire da questa pandemia che sta colpendo tutta l’umanità.
