Con grande trepidazione ed entusiasmo Firenze si è risvegliata in attesa dellarrivo del Papa. La nostra giornata è iniziata con la Celebrazione della liturgia della Parola e una splendida riflessione di don Massimo Naro che ha definito luomo come un essere relazionale e dialogico, sempre rivolto verso qualcuno. Lessere umano è per laltro e con laltro. La alterità ci segna nellintimo e va riconosciuta e ospitata.
Tra applausi, sorrisi e gioia finalmente arriva Papa Francesco. Il suo intervento è stato introdotto da tre testimonianze di vita che hanno commosso e riscaldato i cuori di ogni partecipante. Il Santo Padre ha poi esordito ricerca ricordando a tutti che al Centro cè Gesù, lEcce Homo in cui ritroviamo i tratti del volto autentico delluomo. Un volto svuotato, umiliato fino alla morte. Un volto che per essere contemplato necessità che ci si abbassi. Inoltre il Papa ha sottolineato tre sentimenti di Gesù che svelano i tratti di un Umanesimo Cristiano: lumiltà,il disinteresse e le beatitudini. Chiave per vivere questi sentimenti sono la vicinanza e la preghiera, senza dimenticare linclusione sociale dei poveri e la capacità di dialogo e di incontro. Desidero una Chiesa vicino ai dimenticati e agli abbandonati, creativa, che avvii percorsi di approfondimento dellEvangeli Gaudium in ogni comunità. Una chiesa che insieme a Maria ripeti Ecce ancella domini.
Ma la gioia e la festa sono continuate nella Celebrazione Eucaristica che il Santo Padre ha celebrato presso lo stadio insieme a tutta la città di Firenze. Una vera esplosione di vita e di colore.
A completamento di questa giornata, una tavola rotonda sulle cinque vie (Uscire, Abitare, Annunciare, Educare, Trasfigurare) ha offerto una serie di spunti che anticipano e rafforzano i lavori dei laboratori che cominceranno domani, in quel clima sinodale a cui il Papa ha invitato la Chiesa.
L’Incontro con Papa FrancescoCon grande trepidazione ed entusiasmo Firenze si è risvegliata in attesa dellarrivo del…
Posted by Arcidiocesi Sorrento – Castellammare di Stabia on Martedì 10 novembre 2015
di Sr. Teresa PAVONE