In occasione della giornata mondiale della disabilita, nella nostra comunità parrocchiale dei Santi Prisco e Agnello il giorno 06 Dicembre2024, si è svolta una celebrazione eucaristica presieduta dal nostro vescovo Francesco Alfano,a cui hanno partecipato diversamente abili e anziani.
La nostra comunità ha vissuto una giornata di grazia e di incontro in cui tutti abbiamo camminato insieme come pellegrini che vanno incontro a Gesù Buon Pastore che apre le porte del suo cuore. Siamo stati pellegrini di quella speranza che non delude, che ci mette in moto, ci interpella e ci mette in discussione.
Gli anziani hanno partecipato molto numerosi trasmettendoci sempre di più l’importanza di sognare e di continuare a sperare ad ogni età della vita. Gli amici con disabilità hanno riempito la chiesa con il loro entusiasmo e la loro contagiosa voglia di vivere
Il nostro Vescovo quest’anno si è fatto pellegrino con noi, si messo sulla nostra strada, respirando un’aria nuova, un’aria pura che è respiro di Dio. Camminando tutti insieme come una famiglia, come fratelli e sorelle, possiamo accogliere davvero la sofferenza dell altro ed amarlo così com’è. Non a caso, infatti, sembrava di entrare in una casa, in un atmosfera familiare di volti amici, la presenza dei parroci, della comunità, delle cooperative, degli anziani, degli operatori del settore e delle istituzioni ha permesso di sperimentare la bellezza di quella rete intessuta di amore che è fondamentale per sostenere, giorno dopo giorno, la vita di tutti noi perché nessuno si debba mai sentire solo, nessuno si debba sentire un mendicante in cerca di sistemazione. Ognuno di noi, nessuno escluso, deve poter sentirsi a casa, deve sentirsi una persona amata da Dio e dagli uomini. Così come ci ha raccontato il Vangelo del giorno, Gesù porta i due ciechi a casa, in un posto intimo in cui sentirsi al sicuro.
Quando diamo spazio a Gesù di entrare nei nostri cuori, è allora che vediamo la grazia di Dio inondare la nostra vita e sentiamo il soffio dello Spirito.
Auguro a tutti noi di metterci in cammino per aprire la Porta Santa delle nostre resistenze così da sentirci pellegrini che camminano con l’altro ed, incontrando l’altro, ritrovino questo Gesù che ama.