Parrocchia di Mortora

Il cammino delle dieci parole: la testimonianza di Francesco Saverio Ruggiero

Saranno due coppie di sposi del napoletano, insieme a Don rito Maresca, ad animare il percorso formativo

A partire dal 4 marzo 2022, la parrocchia di Mortora (Piano di Sorrento), sarà il punto d’incontro per vivere “Il cammino della dieci parole”, esperienza di catechesi fuori da ogni schema, nata trent’anni fa dalla lungimiranza di Don Fabio Rosini, responsabile dell’Ufficio vocazioni diocesi di Roma.

La prima esperienza interessò giovani cresimati, funzionò e venne ripetuta negli anni a seguire. Il percorso si diffuse a macchia d’olio in tutta Italia, mostrandosi sempre più foriera di buone prassi, tanto da generare di volta in volta formatori che potessero raccontare le loro esperienze ai nuovi iscritti.

A Mortora gli incontri saranno coordinati dal parroco Don Rito Maresca e due coppie di laici, Francesco ed Emerenziana, Dario e Mariangela, che dopo aver vissuto e sperimentato “le dieci parole”, arrivano da Napoli per offrire la loro speciale testimonianza.

La nostra vita è cambiata completamente in seguito all’esperienza che abbiamo vissuto nel 2007, a Napoli con frati minori rinnovati, è lì che ho conosciuto mia moglie e un anno dopo ci siamo sposati. È molto importante che la testimonianza di chi conduce gli incontri sia fatta da entrambe le vocazioni matrimoniali: quella dei consacrati e delle coppie di sposi, in relazione alla tematiche che si affrontano durante il percorso” – è quanto ci racconta Francesco Saverio Ruggiero, sistemista informatico e musicista appassionato.

Il cammino delle dieci parole è un’esperienza che ogni anno coinvolge giovani e adulti di tutta Europa, provando a risponde ai grandi interrogativi della vita. Non è un movimento, ne tanto meno l’upgrade del sermone del prete della domenica, è un’esperienza esistenziale sulle relazioni umane.

I contenuti degli incontri non si possono sapere in anticipo: è un invito a scatola chiusa, ma fidatevi e provate ad esserci. La domanda principale, intorno alla quale ruota l’intero percorso è la seguente: come faccio a prendermi la parte migliore della vita? – continua Francesco – I temi che affronteremo sono diversi e variegati, dalla felicità al sesso, dal cibo alla musica. Parleremo soprattutto di quanto è bella la possibilità di vivere una vita piena. È un percorso dedicato a tutti, anche a chi non si professa cattolico”.

Francesco ci spiega che di solito si viene a conoscenza del percorso grazie al passa parola. L’entusiasmo di vi partecipa, è così travolgente da aggiungere sempre nuove iscrizioni. L’invito è rivolto anche ai sacerdoti affinché possano portare questo stile formativo e comunicativo nelle loro parrocchie.

Le cammino delle dieci parole, educa alla fede, non forma. Spero possiate sperimentalo almeno una volta nella vostra vita” – conclude.

Clelia Esposito